Condannati: l'Italia dei respingimenti e la vergogna dei CIE

BARI. In occasione del terzo appuntamento con lo sciopero degli stranieri, in programma il prossimo 1° marzo in tutte le città d'Italia, l'assessorato alle Politiche educative e giovanili, Accoglienza e Pace del Comune di Bari promuove un momento di riflessione sulle conseguenze più dolorose delle scelte operate dai Governi italiani in rapporto ad un fenomeno migratorio che in maniera sempre più evidente interroga le coscienze degli europei.
A pochi giorni dalla sentenza che conferma la condanna del nostro Paese per la pratica dei respingimenti, è importante dare voce alle testimonianze di chi ha avuto modo di verificare in quali condizioni versino gli esseri umani reclusi nel CIE - Centro di identificazione ed espulsione di Bari-Palese.
Un'iniziativa per chiedere al Governo un'immediata inversione di tendenza, ponendo fine all'era dei respingimenti e dei luoghi di reclusione anomali ed interpretando l'accoglienza non come atto caritatevole ma come dovere e presupposto per un futuro di pace ed uguaglianza, in un pianeta che ci vede sempre più uniti in un comune destino.
L'appuntamento con "Condannati: l'Italia dei respingimenti e la vergogna dei CIE" è per giovedì 1° marzo alle ore 17,00 nella sala consiliare di Palazzo di Città. Ne discuteranno il sindaco di Bari Michele Emiliano, l'assessore regionale alla Cittadinanza attiva e politiche di inclusione dei migranti Nicola Fratoianni, l'assessore alle Politiche educative accoglienza e pace del Comune Fabio Losito e gli avvocati Luigi Paccione, Alessio Carlucci, Alessandra Baldi e Dario Belluccio. A moderare il dibattito Giuseppe Milano.

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