ROMA. In un periodo di trasparenza anche gli stipendi dei cosiddetti grand commis devono essere resi noti e sorgono le prime sorprese. E' il capo della Polizia Antonio Manganelli il manager piu' pagato della pubblica amministrazione. E' quanto emerge dalla lista sulle retribuzioni dei manager pubblici depositata in Parlamento dal ministro della PA, Filippo Patroni Griffi, il quale ha sottolineato che ''le retribuzioni indicate non tengono conto del cumulo di altri incarichi''. ''Le aggiunte, i cumuli dei vari compensi, allo stato attaule non li abbiamo ancora e cercheremo di averle. Pero' nello schema del decreto c'e' un articolo che prevede una dichiarazione annuale del dipendente all'amministrazione di appartenenza degli incarichi e delle relative retribuzioni presso altre amministrazione''.
Manganelli ha percepito per l'incarico 621 mila euro.
Nell'ammnistrazione pubblica figurano altri manager con compensi superiori al mezzo milione di euro l'anno. Si tratta del ragioniere generale dello Stato Mario Canzio con 562 mila euro, del capo delle carceri Franco Ionta con 543 mila e del capo di gabinetto del ministero dell'economia Vincenzo Fortunato con 536 mila euro.
A seguire il capo di Stato Maggiore della Difesa Biagio Ambrate Abrate con 482.019,26, poi il direttore dei Monopoli Raffaele Ferrara con 481.214 euro che supera di pochi spicci i capi di stato maggiore dell'esercito, Giuseppe Valotto, e della Marina, Bruno Branciforte. Il presidente dell'Antitrust Giovanni Pitruzzella arriva a 475 mila euro, stesso compenso per il presidente dell'autorita' dell'energia Pier Paolo Borboni e per quello dell'Agcom Corrado Calabro'.
Quasi 100 mila euro in meno per il presidente della Consob, Giuseppe Vegas che si ferma a 387 mila euro, superato dal comandante dei carabinieri Leonardo Gallitelli con 462 mila, dal capo di stato maggiore dell'Aeronautica Giuseppe Bernardis con 460 mila, dal segretario generale della difesa Claudio De Bortolis con 451 e dal segretario generale del ministero degli esteri Giampiero Massolo con 412 mila.
Sfiorano i 400 mila euro l'anno i compensi dei componenti dell'Antitrust, dell'autorita' per l'energia, dell'Agcom mentre i commissari Consob percepiscono 322 mila euro.
Manganelli ha percepito per l'incarico 621 mila euro.
Nell'ammnistrazione pubblica figurano altri manager con compensi superiori al mezzo milione di euro l'anno. Si tratta del ragioniere generale dello Stato Mario Canzio con 562 mila euro, del capo delle carceri Franco Ionta con 543 mila e del capo di gabinetto del ministero dell'economia Vincenzo Fortunato con 536 mila euro.
A seguire il capo di Stato Maggiore della Difesa Biagio Ambrate Abrate con 482.019,26, poi il direttore dei Monopoli Raffaele Ferrara con 481.214 euro che supera di pochi spicci i capi di stato maggiore dell'esercito, Giuseppe Valotto, e della Marina, Bruno Branciforte. Il presidente dell'Antitrust Giovanni Pitruzzella arriva a 475 mila euro, stesso compenso per il presidente dell'autorita' dell'energia Pier Paolo Borboni e per quello dell'Agcom Corrado Calabro'.
Quasi 100 mila euro in meno per il presidente della Consob, Giuseppe Vegas che si ferma a 387 mila euro, superato dal comandante dei carabinieri Leonardo Gallitelli con 462 mila, dal capo di stato maggiore dell'Aeronautica Giuseppe Bernardis con 460 mila, dal segretario generale della difesa Claudio De Bortolis con 451 e dal segretario generale del ministero degli esteri Giampiero Massolo con 412 mila.
Sfiorano i 400 mila euro l'anno i compensi dei componenti dell'Antitrust, dell'autorita' per l'energia, dell'Agcom mentre i commissari Consob percepiscono 322 mila euro.