"Cultura significa resistere alla crisi", Vendola e Godelli presentano Bif&st

ROMA. “Investire sulla cultura è il cuore di una strategia di resistenza nei confronti della crisi economica. L’edizione del Bif&st 2012 rappresenta un momento molto importante di connessione tra cinema, letteratura, musica, teatro”.
Lo ha detto il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola presentando questa mattina a Roma, insieme con l’assessore al Mediterraneo Silvia Godelli, la terza edizione del Bif&st, Bari International Film Festival, che si svolgerà a Bari dal 24 al 31 marzo 2012, e che quest’anno, per la prima volta migrando anche in Salento, contiene una parte dedicata a Carmelo Bene, a dieci anni dalla sua scomparsa (16 marzo 2002).

“Il Bif&st - ha detto Vendola - è un festival che contiene dentro di sé non solo la voglia di essere una bella vetrina per raccontare i talenti ma anche la determinazione ad essere una bandiera ben piantata su un territorio scabroso, quale quello della cancellazione della cultura dal cuore del nostro modello di sviluppo. In questo senso - ha aggiunto Vendola - il nostro festival è lotta politica. Non riesco a percepire oggi in Italia un momento di resipiscenza rispetto al buio che ha investito il mondo della cultura. Oggi c’è una classe dirigente che ha rimosso la cultura come motore della crescita economica. I tecnici che ci governano non potranno mai darci consolazione se non fanno qualcosa di concreto, se non fanno qualcosa per esempio per gli archivi di Stato che, nei prossimi mesi, rischiano di chiudere per mancanza di finanziamenti. L’Italia non può più permettersi di disinvestire in cultura. La Puglia da questo punto di vista è in assoluta controtendenza perché ha fatto della cultura il motore del suo sviluppo”.
Per Vendola poi, la scelta del Bif&st di raccontare al proprio interno Carmelo Bene, “è un valore aggiunto straordinario”. “Carmelo Bene – ha aggiunto Vendola – è una voce dell’intelligenza e della bellezza, lui è un salentino del mondo, un salentino planetario, patrimonio dell’umanità, con una relazione tra teatro e cinema sempre dinamica, spesso addirittura conflittuale, un artista di grande cultura e di grande capacità di provocazione e di innovazione. Nel conformismo che domina il contesto attuale di un paese spaventato e ferito, tornare ad ascoltare la voce di Carmelo Bene significa non arrendersi”.


“La Puglia ha un’anima doppia - ha aggiunto l’assessore al Mediterraneo Silvia Godelli - e il Bif&st 2012, con il festival Carmelo Bene in esso contenuto, ne costituisce una metafora. La Puglia è un esperimento che la comunità sta compiendo su sè stessa, un esperimento caratterizzato da un risveglio, da una sfida continua e da una capacità di guardare al di fuori di sé, non pensando di essere l’ombelico del mondo”. La Godelli poi ha voluto sottolineare l’anima doppia anche di Carmelo Bene. “Se da una parte il lavoro di Carmelo Bene è stato una sfida quotidiana alla convenzionalità della cultura con uno sguardo sempre un passo più avanti, dall’altra parte la sua faccia, la sua maschera, la sua voce hanno sempre raccontato la storia di una terra che fu luogo dell’antico teatro greco, cuore arcaico del Mediterraneo, epopea delle sue radici. L’operazione che il Bif&st ha inteso fare con Carmelo Bene - ha concluso la Godelli - è una grande operazione culturale, non una celebrazione stereotipata”.

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