BARI. “Da anni ormai chiediamo con insistenza un piano regionale per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani e dei rifiuti tossici e nocivi, che soppianti l’incivile soluzione delle discariche in favore della differenziata, che al giorno d’oggi, in Puglia, resta una chimera”.
Aldo Pugliese, Segretario Generale della UIL di Puglia e di Bari, interviene così a seguito delle procedure d’infrazione che l’Unione Europea sarebbe a punto di comminare all’Italia per discariche non conformi alle vigenti normative. In Puglia, stando ai dati forniti dalla Regione, sarebbero cinque gli impianti non allineati.
“La Regione Puglia cerca giustificazioni pietose – attacca Pugliese – che non apportano alcuna soluzione ad un disastro ambientale ormai evidente su tutto il territorio regionale ed in particolar modo in alcuni territori. L’iniziativa UE deve rappresentare invece un campanello d’allarme importantissimo. Difatti, mentre in altre regioni si investe sulla raccolta differenziata, in Puglia, nonostante i richiami della stessa UE che ha sempre definito le discariche vere e proprie bombe ad orologeria per la salute dei cittadini e per l’ambiente, si è dato un segnale di arretratezza concedendo ulteriori autorizzazioni per discariche destinate ad accogliere non solo i rifiuti regionali, ma anche quelli di Napoli, della Campania e di altre dieci regioni della penisola. Il fatto che la Puglia sia la sede della più grande discarica d’Europa, con una capienza di 6,2 milioni di tonnellate, è emblematico di una condizione che non ammette deroghe: si cambi rotta e si prescinda, finalmente, dalle discariche”.
Il Segretario Generale della UIL regionale invita la Regione, “piuttosto che cercare scuse, a creare un’anagrafe credibile e dettagliata delle discariche presenti in Puglia, che comprenda non solo quelle legali, ma anche le tante discariche abusive che continuano a minare la salute dei pugliesi. Prima che il disastro ambientale diventi irreversibile”.
Aldo Pugliese, Segretario Generale della UIL di Puglia e di Bari, interviene così a seguito delle procedure d’infrazione che l’Unione Europea sarebbe a punto di comminare all’Italia per discariche non conformi alle vigenti normative. In Puglia, stando ai dati forniti dalla Regione, sarebbero cinque gli impianti non allineati.
“La Regione Puglia cerca giustificazioni pietose – attacca Pugliese – che non apportano alcuna soluzione ad un disastro ambientale ormai evidente su tutto il territorio regionale ed in particolar modo in alcuni territori. L’iniziativa UE deve rappresentare invece un campanello d’allarme importantissimo. Difatti, mentre in altre regioni si investe sulla raccolta differenziata, in Puglia, nonostante i richiami della stessa UE che ha sempre definito le discariche vere e proprie bombe ad orologeria per la salute dei cittadini e per l’ambiente, si è dato un segnale di arretratezza concedendo ulteriori autorizzazioni per discariche destinate ad accogliere non solo i rifiuti regionali, ma anche quelli di Napoli, della Campania e di altre dieci regioni della penisola. Il fatto che la Puglia sia la sede della più grande discarica d’Europa, con una capienza di 6,2 milioni di tonnellate, è emblematico di una condizione che non ammette deroghe: si cambi rotta e si prescinda, finalmente, dalle discariche”.
Il Segretario Generale della UIL regionale invita la Regione, “piuttosto che cercare scuse, a creare un’anagrafe credibile e dettagliata delle discariche presenti in Puglia, che comprenda non solo quelle legali, ma anche le tante discariche abusive che continuano a minare la salute dei pugliesi. Prima che il disastro ambientale diventi irreversibile”.
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