di Nicola Zuccaro. "C'è la mia più completa disponibilità nel sostenere questo progetto politico". Sarebbe questa la confidenza rivelata da Michele Emiliano al consigliere regionale dell'Udc Carlo Laurora all'uscita da un noto albergo cittadino - Sabato 25 Febbraio - dalla conferenza cittadina programmatica e costitutiva del Terzo Polo.
Una dichiarazione determinata, probabilmente, dal fascino e dalla concretezza che hanno destato nel sindaco di Bari l'unione a tre composta da Unione di Centro, Alleanza per l'Italia, Futuro e Libertà e condizionata dalla presenza dei primi due soggetti nella sua giunta.
Quanto al terzo i tempi - salvo colpi di scena - dovrebbero essere maturi anche alla luce dell'intervento da assessore in pectore del consigliere comunale Vito Lacoppola (new entry nel partito di Fini e fuoriuscito dalla Puglia Prima di Tutto), ma al quale il primo cittadino non ha potuto assistere per altri impegni che però non cancellano il suo recente avvicinamento a FLI.
Più volte Michele Emiliano nelle sue dichiarazioni (non ultima quella relativa ad un Pd vetusto) ha manifestato il suo appoggio per un progetto politico ad ampio respiro. Una robusta aggregazione centrista potrebbe tornargli utile difronte ai mal di pancia manifestati a Palazzo di Città da una scontenta maggioranza di centro-sinistra che chiede in giunta più visibilità .
Non da meno è stata la reazione di Francesco Schittulli che con un "è come sentirsi a casa propria" alla vista di un simbolo, lo scudo crociato, a lui tanto caro per i ricordi paterni, ha forse pensato che il suo futuro politico è nel Terzo Polo. Si è trattato di una semplice dichiarazione dettata dall'affetto o c'è qualcosa di più?
Di lì a qualche ora, la puntata di piedi della "Puglia Prima di Tutto" che ha chiesto lungo l'ultimo week-end una maggiore visibilità alla Provincia di Bari, a partire dalla giunta di centro-destra presieduta dallo stesso Schittulli, avrà spinto l'oncologo, nonostante il suo intervento al congresso provinciale del Pdl di Bari, a guardare come Emiliano al Terzo Polo.
Una dichiarazione determinata, probabilmente, dal fascino e dalla concretezza che hanno destato nel sindaco di Bari l'unione a tre composta da Unione di Centro, Alleanza per l'Italia, Futuro e Libertà e condizionata dalla presenza dei primi due soggetti nella sua giunta.
Quanto al terzo i tempi - salvo colpi di scena - dovrebbero essere maturi anche alla luce dell'intervento da assessore in pectore del consigliere comunale Vito Lacoppola (new entry nel partito di Fini e fuoriuscito dalla Puglia Prima di Tutto), ma al quale il primo cittadino non ha potuto assistere per altri impegni che però non cancellano il suo recente avvicinamento a FLI.
Più volte Michele Emiliano nelle sue dichiarazioni (non ultima quella relativa ad un Pd vetusto) ha manifestato il suo appoggio per un progetto politico ad ampio respiro. Una robusta aggregazione centrista potrebbe tornargli utile difronte ai mal di pancia manifestati a Palazzo di Città da una scontenta maggioranza di centro-sinistra che chiede in giunta più visibilità .
Non da meno è stata la reazione di Francesco Schittulli che con un "è come sentirsi a casa propria" alla vista di un simbolo, lo scudo crociato, a lui tanto caro per i ricordi paterni, ha forse pensato che il suo futuro politico è nel Terzo Polo. Si è trattato di una semplice dichiarazione dettata dall'affetto o c'è qualcosa di più?
Di lì a qualche ora, la puntata di piedi della "Puglia Prima di Tutto" che ha chiesto lungo l'ultimo week-end una maggiore visibilità alla Provincia di Bari, a partire dalla giunta di centro-destra presieduta dallo stesso Schittulli, avrà spinto l'oncologo, nonostante il suo intervento al congresso provinciale del Pdl di Bari, a guardare come Emiliano al Terzo Polo.