BARI. Contro la decisione di rimuovere dagli stabilimenti Magneti Marelli di Bologna e di Bari le bacheche su cui veniva affissa l'Unità si è tenuta questa mattina una manifestazione davanti ai cancelli della fabbrica di Bari, alla quale ha voluto portare il proprio sostegno anche il sindaco di Bari Michele Emiliano: "Un atto negativo - ha detto il sindaco con riferimento alla vicenda - quando una direzione aziendale pensa che un giornale sia una spina nel fianco e risponde non attraverso comunicati o conferenze stampa, ma rimuovendo il giornale dalla bacheca, pensando così di aver risolto il problema. Peraltro un giornale che ha una tradizione importante e che sulle ragioni del lavoro rappresenta per molti qualcosa di simbolico. L'Unità non è un giornale di radicali o estremisti che non comprendono le ragioni del ‘padrone', è un giornale di persone che si pongono la questione della gestione della fabbrica e immaginano le relazioni sindacali come una forma di collaborazione alla costruzione dei processi aziendali, alla sua produttività ma anche alla sua democrazia interna.
Le persone che oggi manifestano, sono uomini e donne che hanno bisogno di sentire che il loro giornale, che alle volte è l'unica difesa di cui dispongono, è accanto a loro, li presidia e in qualche modo racconta una storia. Che poi è la storia del movimento operaio italiano che, attraverso a questo giornale, ha dato vita a cose straordinarie, come lo Statuto dei lavoratori e l'articolo 18. La presenza di questo giornale sulle bacheche della Magneti Marelli c'è stata in momenti terribili della storia della Repubblica italiana, c'è stata durante il terrorismo, durante la lotta operaia, nel periodo di mani pulite e delle tragedie legate alle tangenti pagate dalle imprese a una politica malata. Così come c'è sempre stata, deve tornarci anche in questo momento".
Le persone che oggi manifestano, sono uomini e donne che hanno bisogno di sentire che il loro giornale, che alle volte è l'unica difesa di cui dispongono, è accanto a loro, li presidia e in qualche modo racconta una storia. Che poi è la storia del movimento operaio italiano che, attraverso a questo giornale, ha dato vita a cose straordinarie, come lo Statuto dei lavoratori e l'articolo 18. La presenza di questo giornale sulle bacheche della Magneti Marelli c'è stata in momenti terribili della storia della Repubblica italiana, c'è stata durante il terrorismo, durante la lotta operaia, nel periodo di mani pulite e delle tragedie legate alle tangenti pagate dalle imprese a una politica malata. Così come c'è sempre stata, deve tornarci anche in questo momento".