FOGGIA. Scoperta dai militari della Gdf foggiana una truffa alle compagnie di assicurazione che ha portato alla denuncia in stato di liberta' di 66 persone.
I presunti organizzatori sono un uomo di 44 anni con precedenti penali, sua figlia di 24 anni, titolare di un'agenzia di infortunistica stradale, e un consulente legale di 33 anni. Sono accusati di associazione per delinquere finalizzata alla truffa alle compagnie assicurative, producendo documenti falsi su presunti incidenti stradali. Gli altri 63 indagati sono stati denunciati per concorso negli stessi reati.
UTILIZZATE SEMPRE LE STESSE PERSONE - Per la maggior parte dei casi sospetti, e' stato accertato che venivano utilizzate sempre le stesse persone (anche appartenenti allo stesso nucleo familiare e giovani con precedenti per spaccio di sostanze stupefacenti) che figuravano, alternativamente, come autisti, terzi trasportati o testimoni.
In particolare, una stessa persona, di origine rumena, nell'arco di tempo di mezz'ora, e' risultato coinvolto in due distinti incidenti: uno accaduto a Margherita di Savoia in qualita' di testimone e l'altro verificatosi a San Ferdinando di Puglia dove figurava come passeggero trasportato che aveva subito lesioni. Inoltre, un altro compariva in quasi tutti i sinistri risultati falsi.
La frode ha evidenziato un'elevata insidiosita' dell'organizzazione in quanto non rientrava nella tipica casistica degli illeciti. Infatti, le truffe erano perpetrate ai danni di diverse compagnie assicuratrici, ben 12, con richieste di risarcimenti per micro invalidita' non rilevabili clinicamente e per danni meccanici di lieve entita', liquidati in via stragiudiziale, per importi limitati e periodici nel tempo (ognuno oscillante tra i 2 e i 3mila euro), mediante un prelievo di danaro a mezzo bancomat.
I presunti organizzatori sono un uomo di 44 anni con precedenti penali, sua figlia di 24 anni, titolare di un'agenzia di infortunistica stradale, e un consulente legale di 33 anni. Sono accusati di associazione per delinquere finalizzata alla truffa alle compagnie assicurative, producendo documenti falsi su presunti incidenti stradali. Gli altri 63 indagati sono stati denunciati per concorso negli stessi reati.
UTILIZZATE SEMPRE LE STESSE PERSONE - Per la maggior parte dei casi sospetti, e' stato accertato che venivano utilizzate sempre le stesse persone (anche appartenenti allo stesso nucleo familiare e giovani con precedenti per spaccio di sostanze stupefacenti) che figuravano, alternativamente, come autisti, terzi trasportati o testimoni.
In particolare, una stessa persona, di origine rumena, nell'arco di tempo di mezz'ora, e' risultato coinvolto in due distinti incidenti: uno accaduto a Margherita di Savoia in qualita' di testimone e l'altro verificatosi a San Ferdinando di Puglia dove figurava come passeggero trasportato che aveva subito lesioni. Inoltre, un altro compariva in quasi tutti i sinistri risultati falsi.
La frode ha evidenziato un'elevata insidiosita' dell'organizzazione in quanto non rientrava nella tipica casistica degli illeciti. Infatti, le truffe erano perpetrate ai danni di diverse compagnie assicuratrici, ben 12, con richieste di risarcimenti per micro invalidita' non rilevabili clinicamente e per danni meccanici di lieve entita', liquidati in via stragiudiziale, per importi limitati e periodici nel tempo (ognuno oscillante tra i 2 e i 3mila euro), mediante un prelievo di danaro a mezzo bancomat.