FOGGIA. Sciopero delle prestazioni straordinarie di tutto il personale applicato al settore della sportelleria di Poste Italiane della Filiale di Foggia dal prossimo 27 febbraio al 10 marzo 2012. E’ questa la decisione indetta dalle Organizzazioni Sindacali, riferita al conflitto di lavoro in atto.
Alla base della proclamazione dello sciopero, cui hanno aderito le sigle sindacali SLP CISL, UILPOST, CONFSAL- COMUNICAZIONI e UGL-COMUNICAZIONI, vi é l’atteggiamento arrogante dell’Azienda che, a detta dei Sindacati, con questo Managament non mostra alcun rispetto per il lavoro e l’impegno sino ad oggi profuso dai lavoratori applicati negli uffici postali che da tempo vedono disimpegnata l’Azienda dai problemi che affligono gli operatori di sportello come la sicurezza sugli ambienti di lavoro, l’atavica carenza di personale, lo smaltimento delle ferie, le pressioni commerciali, i corsi di formazioni effettuati dopo la prestazione di lavoro, il non funzionamento del conto ore per la certezza dell’orario di lavoro, in cui perdura la condizione del superamento dell’orario di lavoro senza riconoscimento economico. Tale incerta situazione fa il paio con la precaria situazione in questa provincia che, nonostante i bilanci in attivo da quasi un decennio sventolati a più riprese, stenta a programmare un strategia di rinforzo, innovazione e modernizzazione di tutto l’asset aziendale, basata invece sul risparmio, in particolare del personale applicato. L’atavica carenza di personale unitamente ad una palese carenza gestionale, infatti produce continuamente code agli sportelli, sia nel capoluogo che negli Uffici del Gargano, del Subappenino e di alcune importanti comunità del tavoliere come Manfredonia, dove sono insuffienti oramai gli attuali uffici a contenere la grandissima domanda della clientela e dove tra l’altro sta per sorgere un agglomerato di oltre tremila abitazioni; come Cerignola anch’essa soffocata dagli oltre 60 mila abitanti che chiedono servizi più adeguati e confortevoli o come S.Severo malmessa per una sottostimata applicazione del personale. Il tutto a discapito del cittadino, oltre al danno d’immagine procurato; l’assenza poi delle condizioni di sicurezza negli Uffici Postali, in un territorio ad alto tasso deliquenziale, si riverbera anche sulle condizioni psicofisiche dei lavoratori, costretti a lavorazione in forti situazioni di stress, e sulla cittadinanza per nulla tranquilla quando sosta negli uffici, da decenni luoghi di profonda socialità. Non ultimo poi il posticipo dell’orario di chiusura dopo le ore 19.00 negli uffici a doppio turno nel mentre i commercianti di Capitanata chiedono con forza una chiusura anticipata delle attività proprie per evitare ennesimi fenomeni di rapine, Poste Italiane decide di andare in controtendenza e senza convocare le rappresentanze sindacali, posticipa di fatti la chiusura degli uffici, facendo così terminare la prestazione lavorativa ai propri dipendenti in alcune giornate anche dopo le ore 21.00.
La Slp-Cisl Foggia, per tutto ciò sopra riferito, è protesa e decisa a rappresentare e tutelare gli interessi, i diritti e le legittime aspettative di questi lavoratori, delle loro famiglie e della clientela tutta, evitando accuratamente che vengano strumentalizzate le loro difficoltà, lottando tenacemente per rivendicare le loro rimostranze e per uscire da questo cronico degrado del territorio che colpisce inevitabilmente anche i princiapli servizi alla comunità della Capitanata. Pertanto, per tutto ciò enunciato gli operatori di sportello aderenti all’iniziativa informano che termineranno l’attività alla precisa scadenza del normale orario di chiusura al pubblico, scusandoci sin da ora dall’eventuale disagio che verrà a crearsi, ma tale azioni di lotta risulta unicamente orientata alla salvaguardia di Poste Italiane, dei suoi servizi offerti in ogni luogo alla cittadinanza e dei livelli occupazionali. Lo si apprende in una nota dalla Cisl Foggia.
Alla base della proclamazione dello sciopero, cui hanno aderito le sigle sindacali SLP CISL, UILPOST, CONFSAL- COMUNICAZIONI e UGL-COMUNICAZIONI, vi é l’atteggiamento arrogante dell’Azienda che, a detta dei Sindacati, con questo Managament non mostra alcun rispetto per il lavoro e l’impegno sino ad oggi profuso dai lavoratori applicati negli uffici postali che da tempo vedono disimpegnata l’Azienda dai problemi che affligono gli operatori di sportello come la sicurezza sugli ambienti di lavoro, l’atavica carenza di personale, lo smaltimento delle ferie, le pressioni commerciali, i corsi di formazioni effettuati dopo la prestazione di lavoro, il non funzionamento del conto ore per la certezza dell’orario di lavoro, in cui perdura la condizione del superamento dell’orario di lavoro senza riconoscimento economico. Tale incerta situazione fa il paio con la precaria situazione in questa provincia che, nonostante i bilanci in attivo da quasi un decennio sventolati a più riprese, stenta a programmare un strategia di rinforzo, innovazione e modernizzazione di tutto l’asset aziendale, basata invece sul risparmio, in particolare del personale applicato. L’atavica carenza di personale unitamente ad una palese carenza gestionale, infatti produce continuamente code agli sportelli, sia nel capoluogo che negli Uffici del Gargano, del Subappenino e di alcune importanti comunità del tavoliere come Manfredonia, dove sono insuffienti oramai gli attuali uffici a contenere la grandissima domanda della clientela e dove tra l’altro sta per sorgere un agglomerato di oltre tremila abitazioni; come Cerignola anch’essa soffocata dagli oltre 60 mila abitanti che chiedono servizi più adeguati e confortevoli o come S.Severo malmessa per una sottostimata applicazione del personale. Il tutto a discapito del cittadino, oltre al danno d’immagine procurato; l’assenza poi delle condizioni di sicurezza negli Uffici Postali, in un territorio ad alto tasso deliquenziale, si riverbera anche sulle condizioni psicofisiche dei lavoratori, costretti a lavorazione in forti situazioni di stress, e sulla cittadinanza per nulla tranquilla quando sosta negli uffici, da decenni luoghi di profonda socialità. Non ultimo poi il posticipo dell’orario di chiusura dopo le ore 19.00 negli uffici a doppio turno nel mentre i commercianti di Capitanata chiedono con forza una chiusura anticipata delle attività proprie per evitare ennesimi fenomeni di rapine, Poste Italiane decide di andare in controtendenza e senza convocare le rappresentanze sindacali, posticipa di fatti la chiusura degli uffici, facendo così terminare la prestazione lavorativa ai propri dipendenti in alcune giornate anche dopo le ore 21.00.
La Slp-Cisl Foggia, per tutto ciò sopra riferito, è protesa e decisa a rappresentare e tutelare gli interessi, i diritti e le legittime aspettative di questi lavoratori, delle loro famiglie e della clientela tutta, evitando accuratamente che vengano strumentalizzate le loro difficoltà, lottando tenacemente per rivendicare le loro rimostranze e per uscire da questo cronico degrado del territorio che colpisce inevitabilmente anche i princiapli servizi alla comunità della Capitanata. Pertanto, per tutto ciò enunciato gli operatori di sportello aderenti all’iniziativa informano che termineranno l’attività alla precisa scadenza del normale orario di chiusura al pubblico, scusandoci sin da ora dall’eventuale disagio che verrà a crearsi, ma tale azioni di lotta risulta unicamente orientata alla salvaguardia di Poste Italiane, dei suoi servizi offerti in ogni luogo alla cittadinanza e dei livelli occupazionali. Lo si apprende in una nota dalla Cisl Foggia.