BARI. “Il sindaco Emiliano si assuma le sue responsabilità di fronte ai cittadini per aver messo in ginocchio la Giustizia barese sulla cui condizione intollerabile, non da oggi, abbiamo tentato, inascoltati profeti, di accendere i riflettori in più occasioni. Dalla perdita dei finanziamenti nazionali dell’edilizia carceraria, culminata nella vergogna nazionale del carcere di Bari, passando per le ombre sul mancato rispetto delle leggi che regolano la sicurezza sul lavoro e per la inagibilità e assoluta inadeguatezza degli uffici giudiziari di via Nazariantz, sino alla tormentata vicenda della Cittadella della Giustizia, la gestione Emiliano ha dimostrato una solerte propensione all’inerzia. Adesso che, anche grazie al gelo, è tutto il settore, con in testa l’ANM, a denunciare senza mezzi termini, gli inadempimenti del Sindaco, mi auguro che la Giustizia possa ottenere giustizia”.
Va giù duro il sen. Luigi d’Ambrosio Lettieri, coordinatore cittadino del Pdl Bari, nell’esprimere “piena e convinta solidarietà a magistrati, dipendenti, avvocati, operatori costretti oggi alla protesta da condizioni intollerabili di lavoro. Le denunce alte e forti all’indirizzo dell’amministrazione comunale, che si levano dal presidente del Tribunale, Savino, seguite da quelle del presidente dell’Ordine degli Avvocati, Virgintino, del procuratore aggiunto Drago, dei presidenti delle Camere Penale e Civile, Sarno e Spinelli, ma anche dall’Anm, sono gravissime e non possono cadere nel nulla: alla funzione giudiziaria deve essere restituita la sua dignità operativa e vanno garantite tutela della salute e della sicurezza a lavoratori e utenti, in un settore così delicato e strategico nella vita dei cittadini ”.
“Sbagliare è umano, perseverare nell’errore è diabolico”, sottolinea d’Ambrosio Lettieri, “se fino ad oggi il sindaco ha mostrato di voler sacrificare il bene collettivo ai propri interessi, paralizzare la città che avrebbe dovuto amministrare impedendone lo sviluppo trasparente e positivo e pregiudicare il delicato e prezioso lavoro di quanti operano per la legalità , lasciando che gli uffici giudiziari di Bari languissero in una situazione insostenibile, potrebbe da adesso in poi impegnarsi in un serio e concreto ravvedimento, nell’ottica di un progetto di rilancio della città , a cominciare dal problema giustizia”.
“D’altronde”, spiega il coordinatore cittadino del Pdl , “sono settimane che Emiliano ci invita al dialogo. E noi sul dialogo vogliamo costruire il nostro progetto politico, programmatico e amministrativo per tornare a guidare Bari. Ma l’interlocutore Emiliano dice di sentirsi a casa in ogni consesso politico che frequenta. Si sente a casa con Pdl, Fli, Sel, Udc. Col Pd a fasi alterne, ma vi resta presidente”, conclude, “La confusione regna sovrana, ma un padrone di casa, c’è sempre. Chi è?”.
Va giù duro il sen. Luigi d’Ambrosio Lettieri, coordinatore cittadino del Pdl Bari, nell’esprimere “piena e convinta solidarietà a magistrati, dipendenti, avvocati, operatori costretti oggi alla protesta da condizioni intollerabili di lavoro. Le denunce alte e forti all’indirizzo dell’amministrazione comunale, che si levano dal presidente del Tribunale, Savino, seguite da quelle del presidente dell’Ordine degli Avvocati, Virgintino, del procuratore aggiunto Drago, dei presidenti delle Camere Penale e Civile, Sarno e Spinelli, ma anche dall’Anm, sono gravissime e non possono cadere nel nulla: alla funzione giudiziaria deve essere restituita la sua dignità operativa e vanno garantite tutela della salute e della sicurezza a lavoratori e utenti, in un settore così delicato e strategico nella vita dei cittadini ”.
“Sbagliare è umano, perseverare nell’errore è diabolico”, sottolinea d’Ambrosio Lettieri, “se fino ad oggi il sindaco ha mostrato di voler sacrificare il bene collettivo ai propri interessi, paralizzare la città che avrebbe dovuto amministrare impedendone lo sviluppo trasparente e positivo e pregiudicare il delicato e prezioso lavoro di quanti operano per la legalità , lasciando che gli uffici giudiziari di Bari languissero in una situazione insostenibile, potrebbe da adesso in poi impegnarsi in un serio e concreto ravvedimento, nell’ottica di un progetto di rilancio della città , a cominciare dal problema giustizia”.
“D’altronde”, spiega il coordinatore cittadino del Pdl , “sono settimane che Emiliano ci invita al dialogo. E noi sul dialogo vogliamo costruire il nostro progetto politico, programmatico e amministrativo per tornare a guidare Bari. Ma l’interlocutore Emiliano dice di sentirsi a casa in ogni consesso politico che frequenta. Si sente a casa con Pdl, Fli, Sel, Udc. Col Pd a fasi alterne, ma vi resta presidente”, conclude, “La confusione regna sovrana, ma un padrone di casa, c’è sempre. Chi è?”.