Grecia: estrema destra non voterà piano Ue. Scontri in piazza

ATENE. Ancora caos e violenza in Grecia. Il partito di estrema destra greco Laos, che appoggia il governo di coalizione nazionale, non votera' il programma di riforme chiesto da Ue e Fmi in cambio di un nuovo prestito d'emergenza.

Lo ha annunciato il leader George Karatzaferis. ''Non posso votare un piano che umilia il Paese'', ha dichiarato nel corso di una conferenza stampa chiamandosi fuori dall'intesa annunciata appena ieri sul programma.

Karatzaferis ha paventato l'ipotesi di tirarsi indietro anche dal governo nel caso in cui questo gli fosse chiesto dal primo ministro Papademos.

Intanto nella capitale Atene si sono verificati scontri tra manifestanti e forze di polizia nell'ambito delle proteste coincise con lo sciopero indetto oggi e domani dai sindacati contro i tagli decisi dal governo.

Si stanno verificando lanci di pietre e molotov contro la polizia presso la centralissima piazza di Syntagma.

Le forze dell'ordine stanno rispondendo con l'uso di gas lacrimogeno.

3 MINISTRI SI DIMETTONO- La coalizione d'emergenza a sostegno del governo di Lucas Papademos si avvia verso un rimpasto dopo che i tre ministri del partito di estrema destra Laos hanno deciso di dimettersi, in segno di protesta per il piano di austerity che l'esecutivo si appresta a varare.

Poco prima dell'inizio della riunione del Consiglio dei ministri, una fonte del governo di Atene ha detto che ''chiunque non e' d'accordo con la politica del governo sara'
sostituito''.

(Foto: Reuters)

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