I marò pugliesi indagati per omicidio volontario

ROMA. Apprensione in Puglia per la vicenda dei marò in stato di fermo in India con l'accusa di aver ucciso due pescatori indiani in acque nazionali. I due maro' sono stati iscritti sul registro degli indagati per concorso in omicidio dalla procura di Roma in relazione alla morte di due pescatori indiani raggiunti da numerosi colpi d'arma da fuoco partiti dalla petroliera Enrica Leixe dove si trovavano i nostri militari. L'iscrizione e' stata decisa dal procuratore reggente che in questi giorni ha fatto il punto della situazione assieme ai titolari dell'inchiesta.

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L'iscrizione dei due maro' per omicidio volontario e' una sorta di atto dovuto legato alle risultanze dei fatti che emergono dall'informativa che la Farnesina ha messo a disposizione della magistratura nelle ultime ore.

''La popolazione del Kerala e le famiglie dei pescatori - commenta ad ASIANEWS padre Stephen G. Kulakkayathil, segretario generale del Kerala Region Latin Catholic Council (Krlcc) - e' soddisfatta di questa svolta nel caso.

Finalmente le autorita' indiane e italiane hanno scelto il giusto approccio, che e' quello di collaborare. Desideriamo che ci siano indagini corrette, perche' ogni aspetto della vicenda sia chiarito: posizione delle navi, distanza, armi.

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