CITTA' DEL MESSICO. La crisi del debito europea va affrontata in modo massiccio: ne sono convinti i ministri delle finanze e i governatori delle banche centrali del G20 che chiedono all'Europa che rafforzi il firewall, ossia la barriera anticrisi, per scongiurare il rischio di nuove situazioni difficili come quella della Grecia.
Stati Uniti in testa, il G20 ha fatto pressioni sul Vecchio Continente perche' rafforzi i suoi strumenti anti-crisi fino ad almeno 750 milioni di euro.
L'esito del vertice messicano e' stato in buona sostanza questo, ma nonostante un confronto a tratti intenso, "non c'e' stata alcuna contrapposizione tra l'Europa e il resto del mondo", ha assicurato il vice ministro dell'Economia Vittorio Grilli. Anzi, ha rimarcato il Governatore di Bankitalia Ignazio Visco, c'e' stata "una notevole convergenza" sulla necessita' di andare avanti nel processo di rafforzamento dei firewall. "E' un percorso parallelo - ha spiegato Grilli - e che riguarda sia il firewall europeo sia quello che fa riferimento all'Fmi. Si tratta di una semplice tempistica".
Sempre secondo il G20, dunque, la crescita resta debole nelle economie avanzate e piu' forte, anche se in rallentamento, nei paesi emergenti. Preoccupa in questo senso non solo la disoccupazione, ma anche i rischi di un aumento del prezzo del petrolio dovuto piu' alla situazione geopolitica in Medioriente che ad una strozzatura della domanda. Anzi, i paesi produttori presenti al summit si impegnano a garantire i necessari approvvigionamenti.
Stati Uniti in testa, il G20 ha fatto pressioni sul Vecchio Continente perche' rafforzi i suoi strumenti anti-crisi fino ad almeno 750 milioni di euro.
L'esito del vertice messicano e' stato in buona sostanza questo, ma nonostante un confronto a tratti intenso, "non c'e' stata alcuna contrapposizione tra l'Europa e il resto del mondo", ha assicurato il vice ministro dell'Economia Vittorio Grilli. Anzi, ha rimarcato il Governatore di Bankitalia Ignazio Visco, c'e' stata "una notevole convergenza" sulla necessita' di andare avanti nel processo di rafforzamento dei firewall. "E' un percorso parallelo - ha spiegato Grilli - e che riguarda sia il firewall europeo sia quello che fa riferimento all'Fmi. Si tratta di una semplice tempistica".
Sempre secondo il G20, dunque, la crescita resta debole nelle economie avanzate e piu' forte, anche se in rallentamento, nei paesi emergenti. Preoccupa in questo senso non solo la disoccupazione, ma anche i rischi di un aumento del prezzo del petrolio dovuto piu' alla situazione geopolitica in Medioriente che ad una strozzatura della domanda. Anzi, i paesi produttori presenti al summit si impegnano a garantire i necessari approvvigionamenti.