"Il Pdl? Potrebbe diventare una federazione di due partiti"

ROMA. La nuova strategia elettorale di Berlusconi sarebbe quella di dividere il Pdl in una federazione di due partiti: uno composto da ex azzurri e l’altro da ex An. Il risultato? Venticinque per cento di consensi per i berlusconiani, cinque per l’altro gruppo. Un risultato di 5- 6 punti percentuali in più rispetto al 22/23 per cento in cui naviga il Pdl nelle ultime settimane. Una strategia che fa gola anche alla Lega Nord. Sul settimanale Il Punto, in edicola da venerdì, ampio servizio sulle “Grandi Manovre” in casa Pdl per creare un partito nel partito, benedicendo la scissione della componente ex An del Popolo della Libertà da far compattare con la Lega Nord in opposizione a Monti, e continuando a dialogare con il Partito Democratico diventato l’interlocutore privilegiato sullo spinoso terreno della riforma della legge elettorale. Berlusconi è già nella plancia di comando tanto che, secondo quanto riportato dall’agenzia TMNews, avrebbe commissionato uno studio per capire quali vantaggi possa portare al Nord la trasformazione del Popolo della libertà. Sullo sfondo, la “Grande Coalizione” sognata da Casini che non dispiace neanche allo stesso Pdl, tant’è vero che Gaetano Quagliariello, uno degli incaricati al dialogo con i partiti, ha specificato che “la Grande coalizione per la prossima legislatura è una prospettiva da non escludere” e che “ciò non è in contrasto con il bipolarismo”.

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