Giampaolino (Corte Conti): illegalità, corruzione e malaffare ancora molto presenti in Italia

ROMA. Illegalita', corruzione e malaffare continuano ad essere molto presenti in Italia. A denunciarlo il presidente della Corte dei Conti, Luigi Giampaolino, nell'intervento all'inaugurazione dell'anno giudiziario 2012. L'illegalita', la corruzione e il malaffare ''sono fenomeni ancora notevolmente presenti nel paese e le cui dimensioni, presumibilmente, sono di gran lunga superiori a quelle che vengono, spesso faticosamente, alla luce''. Il presidente della magistratura contabile ha sottolineato che l'elencazione delle sentenze emesse nel corso del 2011 offre ''una panoramica esaustiva dei comportamenti idonei ad arrecare un danno alle finanze pubbliche''. L'elenco spazia dalla corruzione ai comportamenti dannosi nell'attivita' sanitaria, dall'errata gestione dello smaltimento di rifiuti, all'illecita percezione dei contributi pubblici. Giampaolino prosegue indicando il colposo utilizzo di strumenti derivati o simili prodotti finanziari, i danni connessi alla costituzione e gestione di societa' a partercipazione pubblica, i danni per la stipula di contratti di lavori pubblici e i pregiudizi erariali derivanti dagli errori nella gestione del servizio di riscossione. ''Si tratta di una lunga - ha detto Giampaolino - e si potrebbe dire ben triste teoria di casi e vicende che serve non tanto per tracciare una mappatura dell'illegalita' ma per effettuare una ricognizione degli episodi piu' ricorrenti di gestione delle risorse pubbliche inadeguata, perche' inefficace, inefficiente e diseconomica''. La denuncia arriva dal presidente della Corte dei Conti, Luigi Giampaolino, nell'intervento all'inaugurazione dell'anno giudiziario 2012. L'illegalita', la corruzione e il malaffare ''sono fenomeni ancora notevolmente presenti nel paese e le cui dimensioni, presumibilmente, sono di gran lunga superiori a quelle che vengono, spesso faticosamente, alla luce''. Il presidente della magistratura contabile ha sottolineato che l'elencazione delle sentenze emesse nel corso del 2011 offre ''una panoramica esaustiva dei comportamenti idonei ad arrecare un danno alle finanze pubbliche''. L'elenco spazia dalla corruzione ai comportamenti dannosi nell'attivita' sanitaria, dall'errata gestione dello smaltimento di rifiuti, all'illecita percezione dei contributi pubblici. Giampaolino prosegue indicando il colposo utilizzo di strumenti derivati o simili prodotti finanziari, i danni connessi alla costituzione e gestione di societa' a partercipazione pubblica, i danni per la stipula di contratti di lavori pubblici e i pregiudizi erariali derivanti dagli errori nella gestione del servizio di riscossione. ''Si tratta di una lunga - ha detto Giampaolino - e si potrebbe dire ben triste teoria di casi e vicende che serve non tanto per tracciare una mappatura dell'illegalita' ma per effettuare una ricognizione degli episodi piu' ricorrenti di gestione delle risorse pubbliche inadeguata, perche' inefficace, inefficiente e diseconomica''.