TARANTO. Tante le presenze fuori dal tribunale durante l'udienza del processo Ilva a Taranto, ma anche qualche assenza che conta, come Comune e Provincia tarantine.
Ancora ieri è giunto anche da parte degli allevatori interessati all’abbattimento di migliaia di capi capri ovini contaminati da diossina l’apprezzamento nei confronti della popolazione civile che si stringe intorno agli ambientalisti ed alla magistratura che sta portando avanti l’inchiesta contro gli inquinatori.
“Chiediamo giustizia e verità”, si è continuato a ribadire. “Abbiamo la speranza nel cuore”. Ma, accanto alle presenze, anche tante assenze. Così ai Cobas non sfugge di notare ed attaccare le assenze più vistose. “La distanza tra amministratori locali Stefàno e Florido e cittadini si è evidenziata in maniera clamorosa nell'udienza di venerdì – dicono senza mezzi termini -. Erano assenti a qualsiasi titolo e lo stesso si deve dire dei sindacati confederali. I sindacati confederali metalmeccanici non c'erano, tranne qualche iscritto o singolo esponente a titolo personale anche se poi pretendono, come la Fiom, di costituirsi parte civile”. Per i Cobas è stato un esempio di “massima ipocrisia”.
Ancora ieri è giunto anche da parte degli allevatori interessati all’abbattimento di migliaia di capi capri ovini contaminati da diossina l’apprezzamento nei confronti della popolazione civile che si stringe intorno agli ambientalisti ed alla magistratura che sta portando avanti l’inchiesta contro gli inquinatori.
“Chiediamo giustizia e verità”, si è continuato a ribadire. “Abbiamo la speranza nel cuore”. Ma, accanto alle presenze, anche tante assenze. Così ai Cobas non sfugge di notare ed attaccare le assenze più vistose. “La distanza tra amministratori locali Stefàno e Florido e cittadini si è evidenziata in maniera clamorosa nell'udienza di venerdì – dicono senza mezzi termini -. Erano assenti a qualsiasi titolo e lo stesso si deve dire dei sindacati confederali. I sindacati confederali metalmeccanici non c'erano, tranne qualche iscritto o singolo esponente a titolo personale anche se poi pretendono, come la Fiom, di costituirsi parte civile”. Per i Cobas è stato un esempio di “massima ipocrisia”.
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