Inchiesta Sanità: Procura chiede di utilizzare le intercettazioni di Gianpi
BARI. La Procura di Bari ha chiesto la revoca dell'ordinanza con cui il 28 marzo 2011 il Tribunale del capoluogo pugliese dichiarava l'inutilizzabilita' di circa 11 mila intercettazioni telefoniche, accogliendo l'eccezione avanzata dal difensore dell'imprenditore Gianpaolo Tarantini, l'avvocato Nicola Quaranta. A chiederlo, stamane, e' stata la pm Lidia Giorgio, durante l'udienza del processo che vede imputati, tra gli altri, i fratelli Gianpaolo e Claudio Tarantini e il consigliere regionale pugliese, Salvatore Greco.
Alla memoria in cui chiede di dichiarare nuovamente l'utilizzabilita' di quelle intercettazioni, il magistrato ha allegato sei documenti relativi alla giurisprudenza in materia che dimostrerebbero come quelle registrazioni siano state ascoltate in una sala supplementare degli uffici della Procura, cosi' come prevede la legge.
L'esclusione dal processo di quelle intercettazioni aveva di fatto quasi azzerato le prove a carico degli imputati, come i presunti coca-party nella villa di Giovinazzo di Gianpaolo Tarantini, tra il luglio 2002 e il febbraio 2003.
IL PROCESSO - Nel processo, oltre a Greco e ai fratelli Tarantini, sono imputati i primari dell'epoca di ortopedia degli ospedali di Putignano, Raffaele Bancale, Monopoli, Paolo Dell'Aera e San Severo, Rossano Cornacchia. Sono tutti accusati, a vario titolo, di associazione per delinquere, corruzione e falso.
ACQUISTI 'FACILI' - Secondo la Procura i vertici delle aziende ospedaliere pugliesi sarebbero stati influenzati nell'acquisto dei prodotti sanitari commercializzati dalle societa' dei due imprenditori baresi. I fatti contestati risalgono al periodo compreso tra il 2001 e il 2004.
Alla memoria in cui chiede di dichiarare nuovamente l'utilizzabilita' di quelle intercettazioni, il magistrato ha allegato sei documenti relativi alla giurisprudenza in materia che dimostrerebbero come quelle registrazioni siano state ascoltate in una sala supplementare degli uffici della Procura, cosi' come prevede la legge.
L'esclusione dal processo di quelle intercettazioni aveva di fatto quasi azzerato le prove a carico degli imputati, come i presunti coca-party nella villa di Giovinazzo di Gianpaolo Tarantini, tra il luglio 2002 e il febbraio 2003.
IL PROCESSO - Nel processo, oltre a Greco e ai fratelli Tarantini, sono imputati i primari dell'epoca di ortopedia degli ospedali di Putignano, Raffaele Bancale, Monopoli, Paolo Dell'Aera e San Severo, Rossano Cornacchia. Sono tutti accusati, a vario titolo, di associazione per delinquere, corruzione e falso.
ACQUISTI 'FACILI' - Secondo la Procura i vertici delle aziende ospedaliere pugliesi sarebbero stati influenzati nell'acquisto dei prodotti sanitari commercializzati dalle societa' dei due imprenditori baresi. I fatti contestati risalgono al periodo compreso tra il 2001 e il 2004.
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CRONACA