ROMA. E' giustissimo far pagare gli immobili commerciali della Chiesa. Solo che pagano gia', hanno sempre pagato". Lo sostiene il quotidiano cattolico Avvenire nel suo editoriale sottolineando, in merito alle esenzioni fiscali, che "chi deve e non paga sbaglia e non e' un privilegiato ma un contribuente infedele".
Infatti, "gli immobili commerciali non sono mai stati esenti, come alcuni si ostinano a far credere, truccando le carte. La nota del governo lo ricorda perfettamente. Gli immobili dove si svolge un'attivita' non commerciale non pagavano l'imposta e non la pagheranno. Se nell'immobile si svolgono attivita' non solo non commerciali ma anche commerciali, l'imposta andra' pagata solo per la parte commerciale".
Sempre secondo il quotidiano, "cio' e' equo e potrebbe risolvere casi come quello "delle suore accusate da un quotidiano romano di non pagare e che pagavano invece per l'intero edificio" anche se solo una parte e' utilizzata come albergo. Insomma "privilegi non ce n'erano ieri ne' ce ne saranno domani, nessuno li chiedeva e nessuno li chiedera'".
Infatti, "gli immobili commerciali non sono mai stati esenti, come alcuni si ostinano a far credere, truccando le carte. La nota del governo lo ricorda perfettamente. Gli immobili dove si svolge un'attivita' non commerciale non pagavano l'imposta e non la pagheranno. Se nell'immobile si svolgono attivita' non solo non commerciali ma anche commerciali, l'imposta andra' pagata solo per la parte commerciale".
Sempre secondo il quotidiano, "cio' e' equo e potrebbe risolvere casi come quello "delle suore accusate da un quotidiano romano di non pagare e che pagavano invece per l'intero edificio" anche se solo una parte e' utilizzata come albergo. Insomma "privilegi non ce n'erano ieri ne' ce ne saranno domani, nessuno li chiedeva e nessuno li chiedera'".
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