'La diversita' e' un valore': a Foggia convegno con Anna Nuzziello

BARI. “La diversità diventa un valore se è accompagnata dalla solidarietà tra esseri umani. Sono madre di una ragazza down di venticinque anni, ma da trenta opero nel sociale, e purtroppo con grande convinzione posso testimoniare che nonostante la nostra carta costituzionale e le carte internazionali sui diritti dell’uomo, al di là dell’orizzonte comune c’è un mondo di “persone speciali” che non ha diritti e voce. E non mi riferisco solo ai disabili ma all’universo dei diversamente fortunati, agli ex detenuti, agli omosessuali, agli immigrati, ai tossicodipendenti, ai malati psichiatrici, ai poveri, agli anziani, alle donne e ai bambini, ancora al centro di abusi e violenze. È un mondo da cui nessuno potrebbe chiamarsi fuori, eppure tutti contribuiscono ad innalzare barriere separatiste e di emarginazione intrise di pregiudizi e stereotipi. Lo ha dichiarato il consigliere de La Puglia per Vendola, Anna Nuzziello, annunciando l’evento spettacolo “Nessuno è più solo. Ieri la memoria, oggi urlano i diritti”, in programma per sabato prossimo 18 febbraio, dalle ore 17:30, presso la sala ricevimenti “Corte Corona” di Foggia, viale degli Aviatori Km 3”. “La diversità è semplicemente l’altra parte del mondo che ci appartiene – aggiunge la Nuzziello - è parte di tutti noi. Se ne assumessimo coscienza e consapevolezza sarebbe tutto diverso per tutti, non si può relegare in un angolo chi riteniamo non uguale a noi per motivi che cambiano a seconda della stagione, ieri si chiamava ebreo, oggi omosessuale, povero o drogato.
Domani non sappiamo come si definirà, ma ce ne sarà un’altra motivazione perché un uomo si permetta di annullare la dignità di un altro essere umano, se non cambiamo la nostra cultura. Sono l’accesso alle pari opportunità o un’altra opportunità per chi ha sbagliato che ci rendono cittadini di un Paese civile e moderno.
Sabato, infatti, la diversità sarà raccontata con uno spettacolo, con musica e artisti. Vorrei aprire con i rappresentanti delle istituzioni, gli operatori del sociale e i cittadini un confronto, che non abbia una definizione politica, che miri a rendere tutti partecipi alla realizzazione di una società più accessibile che conferisca pari opportunità, dignità e rispetto a tutti gli esseri umani, senza distinzioni di alcuna natura. Demolire - conclude Anna Nuzziello - ogni genere di barriere dell’emarginazione e del dolore è la strada maestra”.

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