“La Puglia? Danneggiata dal carrierismo politico”

BARI. “Il sistema maggioritario ha introdotto l'elezione diretta dei Sindaci e dei Presidenti delle Giunte Provinciali e Regionali i quali, all'atto dell'accettazione della candidatura, devono depositare il programma da realizzare nel corso del mandato. Il programma elettorale rappresenta il "patto con gli elettori" e il diritto per il Sindaco o il Presidente di realizzarlo senza veti e senza ostruzionismi da parte dell'opposizione perché è su quel programma che si forma la maggioranza del consenso .
Affinché il programma sia realizzato nei cinque anni di mandato, la legge affida ai Sindaci e ai Presidenti maggiori poteri di autonomia decisionale svuotando al contempo i poteri di indirizzo delle assemblee elettive ovvero dei Consigli Comunali, Provinciali e Regionali.
La Puglia è la grande anomalia del sistema caratterizzata da un Presidente di Giunta Regionale, Vendola, da un Sindaco di città metropolitana, Emiliano, e, a ruota, da un Presidente di Provincia, Schittulli, che più che al programma elettorale e al rispetto del mandato ricevuto dagli elettori il cui voto va onorato, hanno come chiodo fisso il carrierismo politico con il primo proiettato, dal giorno successivo alle elezioni, alle primarie contro Bersani per assurgere al ruolo di candidato premier e con gli altri due pronti per la Presidenza della Giunta Regionale.
Un dato accomuna i tre! Ognuno governa con l'intento di ingrossare i propri movimenti, chi le Fabbriche di Niki ( a tal proposito si legga il libro di Onofrio Romano) e SEL dopo MPS, chi la Lista Emiliano oggi edulcorata con lo yoga e chi la Lista Schittulli ed in tutto questo, di tanto in tanto, leggiamo su un giornale o sentiamo in TV di qualche presidenza di Ente scambiata di qua e di là per qualche appoggio e di qualche incarico affidato a qualche uccello migratore stanco del freddo che fa in partiti o movimenti di opposizione.
Ed intanto, nessuno dei tre parla di risultati, del programma realizzato come se i cittadini non esistessero più. Dei tre si ricordano solo gli annunci elettorali: l’eliminazione dei ticket, la riapertura di alcuni ospedali, i trentamila posti di lavoro, il rilancio della Fiera del Levante, la rinascita del Petruzzelli, il potenziamento dei trasporti, il miglioramento delle coste, la razionalizzazione del ciclo dei rifiuti, gli aiuti all'agricoltura e così via.
Uno di loro addirittura parlava delle navi da crociera, promettendo che non si sarebbero più fermate a Bari solo per il tempo necessario per un ‘mordi e fuggi’ nella città. In realtà non sappiamo se oggi questo accade.
Di certo c'è una Puglia, una Provincia e una città di Bari allo sbaraglio ed abbiamo tre capitani che si vantano essere di valore e di valori che però sono come i capitano Schettino, già pronti ad abbandonare lasciando gli amministrati nei guai, nella confusione amministrativa e nell'inefficienza più totale dei servizi.
Quello dei padreterni, ovvero dei vari Vendola, Emiliano e Schittulli è un modello di governo e di amministrazione da licenziare; porta ad annunci e presenzialismo, enfatizzati dai mass-media, che si rivelano sterili, produttivi di polemiche ma mai di risultati, finalizzato esclusivamente al soddisfacimento di fabbisogni narcisistici in uomini incapaci di muoversi in squadra ed in rete, pronti ad investire sull'io (sempre io) e mai sul collettivo.
E' legittimo aspirare a migliorare le proprie posizioni ma questo deve avvenire con i risultati derivati dall'azione amministrativa e non dal mercimonio delle Istituzioni che negano il merito ed impediscono al giovane di sperare nel cambiamento.
Spiace che proprio qualcuno dalla nostra parte che induceva gli elettori a credere che "cambiare si può, cambiare si deve", oggi non rendiconti cosa ha cambiato e quali effetti migliorativi ha indotto il suo cambiare (?) nella vita dei cittadini così come chi si presentava con trentamila posti di lavoro in dote e così come chi si presentava diverso, eversivo e pericoloso.
Non ci rimane che riflettere sul ‘pericoloso’ guardando agli esempi di amministrazione intorno a noi”.
Così in una nota il Consigliere regionale Pdl, Ignazio Zullo.

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