"La questione morale si affronti con la buona politica"

BARI. “Se a vent’anni dal ciclone Mani Pulite, che ha di fatto cambiato la geografia politica di questo Paese, siamo ancora a porci gli stessi interrogativi e a combattere le stesse battaglie per l’affermazione della legalità, e non solo nella gestione della cosa pubblica, forse sarebbe il caso di chiederci anche perché la questione morale diviene questione politica.
Oggi, che la Corte dei Conti evidenzia con dati inconfutabili che corruzione ed evasione fiscale sono facce della stessa medaglia, che avvelenano allo stesso modo i pozzi della crescita e dello sviluppo della nostra nazione, ritengo che la questione morale non debba e non possa essere vissuta come un modo per uccidere la politica. Al contrario, penso che vada affrontata attraverso l’esercizio quotidiano della buona politica. Questo esercizio non può che tradursi in esempi di onestà senza se e senza ma e in azioni legislative concrete, a cominciare dal ddl anticorruzione.
Di questo hanno bisogno i cittadini italiani: di esempi concreti che riportino la tensione morale e il senso civico al centro dell’azione politica che resta l’unica vera strada maestra per assicurare al Paese stabilità e democrazia”.

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