"L'alloggio segreto", un successo per l'arte e per la storia

di Roberta Calò. Applausi all'unisono per "L'alloggio segreto", lo spettacolo che ha preso vita ieri tra le mura della galleria d'arte di via Celentano BluOrg. Nella suggestiva dimensione d'un teatro sperimentale che esula dalle dogmatiche formule, l'attrice e regista Elisabetta Tonon ha offerto al pubblico entusiasta una nuova chiave di lettura interpretativa sulla storia della giovane Anna Frank e della sua famiglia. L'esiguo arredamento della stanza, volutamente scevro di inutili fronzoli, ha puntato su piccoli ma iconici dettagli che raccontavano ciascuno nella propria peculiarità una triste verità. Sacchi di iuta, alcune patate, tre candele, due sgabelli concretizzavano la tangibilità di dettagli talvolta travolti nelle nostre menti dalla distanza temporale del tragico evento dai nostri giorni. Una coinvolgente Tonon, che calamitava con la sua interpretazione lo sguardo di spettatori moralmente e intellettualmente partecipi, era ora intervallata ora accompagnata dalla icastica performance musicale della pianista. Di nota in nota, di parola in parola questo viaggio verso la fine, verso una morte che ora si allontanava ora s'avvicinava ma che comunque non abbandonava mai le sue vittime, non riusciva a smorzare l'entusiasmo e la giovialità d'una adolescente che nella nostra memoria non è mai deceduta.
La stessa attrice ci ha suggerito, attraverso le sue scarpette rosse, un richiamo fiabesco al Mago di Oz e uno cinematografico al celebre cappottino di Schindler's list; le calzature, nella loro semplicità, intonavano un inno alla vita, alla gioia, alla speranza inserendosi nella cornice caratteriale in cui si inquadra perfettamente un personaggio come Anna Frank.


La regista in persona ci ha confessato che la sua eccellenza artistica almeno per questo spettacolo è stata avvantaggiata da una corrispondenza caratteriale diretta con il personaggio in cui si è immedesimata senza tante difficoltà. I progetti della Tonon sono chiari: un'imminente gioia per la sua gravidanza, un progetto in fieri con il regista Giambattista Rossi, il compimento del suo triennio di formazione in Pedagogia della scena condotto da Anatolij Vasilev.
Quello che poteva essere un mero compiacimento per una simile performance teatrale si è trasformato in un alto livello di soddisfazione che spiana già la strada agli altri appuntamenti previsti dalla rassegna "Il cuore secondo Giovanni". Artecrazia, infatti, ha già pronto per gli assetati di grandi emozioni "La morsa" con Mariangela Dragone e Claudio Ciraci, regia di Andrea Cramarossa previsto per il 4 Marzo 2012 ore 19. La galleria d'arte ci apre le sue porte, gli attori spalancano le loro braccia e i loro cuori, a noi...non resta che occupare un posto in prima fila per trasalire dinanzi alla voce dell'arte con la A maiuscola.

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