ROMA. "Il vero tema è come creare lavoro". Lo ha detto il segretario della Cgil, Susanna Camusso, in un'intervista di oggi a L'Unità .
"Le norme sui licenziamenti rispetto a motivazioni per organizzazione e crisi esistono già . La discussione vera è un’altra - incalza la Camusso - tutte le normative sono sottoposte al fatto che, anche se stai discutendo della crisi e quindi dell’oggettività dei problemi, non ci debbano essere discriminazioni. Questa norma non deve cambiare. La flessibilità in uscita c’è: si esce con una frequenza e una rapidità straordinaria. L’unico problema reale è l’incertezza sui tempi del reintegro, su quello si dovrà lavorare. Ciò che non è possibile che sparisca è l’onere della prova delle aziende. Tocca a loro dimostrare che si sono rispettati i criteri e i giusti motivi del licenziamento. L’obiettivo - spiega il segretario della Cgil in merito agli incontri tra le parti - non è fare un accordo con le parti sociali. Il nostro obiettivo è un accordo con il governo: ben venga tutto quello che unisce. Ma non è che ci sono sette trattative, ce n’è una ed è quella con il governo".
"Le norme sui licenziamenti rispetto a motivazioni per organizzazione e crisi esistono già . La discussione vera è un’altra - incalza la Camusso - tutte le normative sono sottoposte al fatto che, anche se stai discutendo della crisi e quindi dell’oggettività dei problemi, non ci debbano essere discriminazioni. Questa norma non deve cambiare. La flessibilità in uscita c’è: si esce con una frequenza e una rapidità straordinaria. L’unico problema reale è l’incertezza sui tempi del reintegro, su quello si dovrà lavorare. Ciò che non è possibile che sparisca è l’onere della prova delle aziende. Tocca a loro dimostrare che si sono rispettati i criteri e i giusti motivi del licenziamento. L’obiettivo - spiega il segretario della Cgil in merito agli incontri tra le parti - non è fare un accordo con le parti sociali. Il nostro obiettivo è un accordo con il governo: ben venga tutto quello che unisce. Ma non è che ci sono sette trattative, ce n’è una ed è quella con il governo".