Lavoro: riprende la trattativa sulla riforma, Camusso cauta su intesa

di Redazione. Riparte in mattinata il secondo round di trattative tra governo e parti sociali sulla riforma del lavoro. Il confronto s'incentrera' soprattutto sulla riforma degli ammortizzatori sociali e sull'art.18 dello Statuto dei lavoratori, le due questioni dove non si riesce ancora a trovare la quadra.

Toccherà al ministro Elsa Fornero la verifica delle possibilita' di un'intesa entro marzo, come chiesto dal presidente del Consiglio che questa mattina sara' a Milano per un incontro a Piazza Affari con gli esponenti della finanza.

Il Professore, intanto, si confrontera' con i suoi interlocutori sulle prospettiva di ripresa dell'economia italiana ed e internazionale.

Sulla riforma del lavoro e' intanto intervenuta ieri sera Susanna Camusso, segretaria della Cgil, nel corso della trasmissione televisiva ''Che tempo che fa'' su Raitre: ''L' universalita' degli ammortizzatori e' una cosa giusta ma non sostituisce la cassa integrazione che consente la reindustrializzazione. Per uno strumento universale servono poi le risorse e per finanziarlo si puo' pensare anche alla patrimoniale e alla lotta all'evasione''.

Questa posizione contrasta con l'idea del governo di sostituire la cassa integrazione con il sussidio di disoccupazione. Il segretario ha infatti rimarcato che la cassa integrazione puo' durare fino a tre anni mentre il sussidio non piu' di dieci mesi. Per Camusso, il problema resta comunque come creare occupazione e non soltanto aiutare chi il lavoro lo perde. Da qui la disponibilita' alla trattativa: ''E' necessario che il paese abbia un intervento sul mercato del lavoro e credo sia necessario farlo con il contributo delle parti''.

Posizione distante dall'esecutivo pure sulla possibile riforma dell'articolo 18: ''E' una norma di civilta'. E' esistita per tanti anni e nessuno ha mai sollevato problemi.

Non si puo' indebolirla. Non produrrebbe maggiore efficacia ma darebbe alle imprese il messaggio potete fare quello che volete. Quel che si puo' fare e' trovare una procedura per risolvere in tempi piu' rapidi i contenziosi''.

Camusso sottolinea a tale proposito che ''un procedimento giudiziario per licenziamento dura sei anni: questa e' un'eccessiva incertezza sia per il lavoratore che per le imprese''. Alla domanda se sara' raggiunta l'intesa sulla riforma del lavoro a fine marzo replica: ''Dire che siamo vicini e' un po' presto''.

Il confronto tra governo e parti sociali si ripercuote anche sul dibattito politico.

Walter Veltroni, ex segretario del Pd e ora leader della minoranza del partito, in una intervista a ''Repubblica'' dice si' alla riforma dell'articolo 18 e a un sostegno all'esecutivo: ''Questo governo tecnico ha fatto in tre mesi piu' di quanto governi politici abbiano fatto in anni.

Ha dimostrato non solo di voler risanare i conti, ma di voler cambiare molto del paese e vi sta riuscendo''.

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