LECCE. E’ tutto pronto per il prestigioso appuntamento con Thai Boxe Mania, in programma domani a Torino.. La Muay Thai sbarca nel capoluogo piemontese per mettere di fronte i migliori atleti internazionali della disciplina sportiva.
Tra questi campioni figura anche il leccese Fabio Siciliani, 31 anni, con un palmares internazionale di tutto rispetto. Per lui si preannuncia un duro incontro, nello spettacolare scenario del Palaolimpico, quello con Sharos Huyer. Per preparare questa sfida Siciliani si è trasferito a Milano alla Yamabushi Rho del maestro Pigliafreddo ed alla Thundergym (la casa della squadra di boxe Dolce & Gabbana Milano Thunder) con Pier Garimberti.
Fabio Sicliani è reduce dal match vinto agevolmente lo scorso 4 gennaio a Lecce con l’atleta spagnolo ma di origini congolesi Siadou Diaby. Il pluricampione decorato leccese riuscì ad avere la meglio su Diaby in appena tre minuti dopo aver sferrato una serie di micidiali colpi, (letale quello al fegato) che fiaccarono la resistenze dell’atleta spagnolo nonostante il buon “pedigree” professionale del suo avversario.
Il match con Sharos Huyer non è altro che la prima di due sfide di grandissimo livello, entrambe muay thai full rules. L’altra che vedrà impegnato l’atleta leccese è con Yuri Bessmertny, campione di Fight Code 2011. I due si troveranno uno di fronte all’altro il prossimo 24 marzo per partecipare all’Oktagon al Forum di Assago di Milano. Bessmertny viene considerato il nuovo astro nascente della Thai Boxe mondiale. Dopo aver battuto Armen Petrosyan e Sudsakorn Klinmee in due entusiasmanti incontri, il giovane , originario di Minsk, si è meritato il titolo di Fight Code Dragons Champion e il conseguente assegno di 80.000 dollari.
Per prepararsi alla dura sfida contro Yuri Bessmertny dell’Oktagon, Siciliani nelle prime settimane di marzo si sposterà per un breve periodo in Thailandia.
Ma intanto domani a Torino c’è il primo serio ostacolo da superare che risponde al nome di Sharos Huyer. Da segnalare che Thai Boxe Mania porterà in Italia, per la prima volta, Arthur Kyshenko, un combattente di primo livello di origine ucraina che affronterà l’italiano Roberto Cocco.
Tra questi campioni figura anche il leccese Fabio Siciliani, 31 anni, con un palmares internazionale di tutto rispetto. Per lui si preannuncia un duro incontro, nello spettacolare scenario del Palaolimpico, quello con Sharos Huyer. Per preparare questa sfida Siciliani si è trasferito a Milano alla Yamabushi Rho del maestro Pigliafreddo ed alla Thundergym (la casa della squadra di boxe Dolce & Gabbana Milano Thunder) con Pier Garimberti.
Fabio Sicliani è reduce dal match vinto agevolmente lo scorso 4 gennaio a Lecce con l’atleta spagnolo ma di origini congolesi Siadou Diaby. Il pluricampione decorato leccese riuscì ad avere la meglio su Diaby in appena tre minuti dopo aver sferrato una serie di micidiali colpi, (letale quello al fegato) che fiaccarono la resistenze dell’atleta spagnolo nonostante il buon “pedigree” professionale del suo avversario.
Il match con Sharos Huyer non è altro che la prima di due sfide di grandissimo livello, entrambe muay thai full rules. L’altra che vedrà impegnato l’atleta leccese è con Yuri Bessmertny, campione di Fight Code 2011. I due si troveranno uno di fronte all’altro il prossimo 24 marzo per partecipare all’Oktagon al Forum di Assago di Milano. Bessmertny viene considerato il nuovo astro nascente della Thai Boxe mondiale. Dopo aver battuto Armen Petrosyan e Sudsakorn Klinmee in due entusiasmanti incontri, il giovane , originario di Minsk, si è meritato il titolo di Fight Code Dragons Champion e il conseguente assegno di 80.000 dollari.
Per prepararsi alla dura sfida contro Yuri Bessmertny dell’Oktagon, Siciliani nelle prime settimane di marzo si sposterà per un breve periodo in Thailandia.
Ma intanto domani a Torino c’è il primo serio ostacolo da superare che risponde al nome di Sharos Huyer. Da segnalare che Thai Boxe Mania porterà in Italia, per la prima volta, Arthur Kyshenko, un combattente di primo livello di origine ucraina che affronterà l’italiano Roberto Cocco.
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