ROMA. "Fuori gioco" sarà presentato a Roma, il prossimo 9 febbraio, 9.02, presso la Libreria Melbookstore, via Nazionale 254. Intervengono con l’autore: Malcom Pagani, Sergio Rizzo, Emilio Targia.
FUORI GIOCO è il ritratto dell’oligarchia italiana vista attraverso il calcio di serie A e la storia dei suoi presidenti. Una galleria di dieci personaggi (il nuovo arrivato Thomas Di Benedetto, Claudio Lotito e la Lazio del dopo-Cragnotti, i gemelli diversi Enrico Preziosi e Silvio Berlusconi, gli Agnelli e Diego Della Valle, ovvero la scalata di un parvenu con il mito dell’Avvocato...), quasi una squadra. Senza dimenticare i potenti del tempo che fu, che accompagnano ciascun capitolo, da Ferlaino a Cecchi Gori, da Sensi a Tanzi. E con due storie poco note ma molto significative: il re dei supermercati Maurizio Zamparini alla guida del Palermo e il patron dell’Udinese Giampaolo Pozzo.
I presidenti sgomitano, attaccano, fanno gol o li subiscono (vedi l’abisso finanziario dell’Inter di Moratti, 1351 milioni di euro di perdite in diciassette stagioni, un record assoluto), tra affari, cordate e lobby, patti di sindacato, banche e giornali, operazioni immobiliari e finanziarie, rapporti con la politica, in tribuna e fuori dallo stadio.
La trama del potere vista attraverso il calcio passa dalla Prima e la Seconda Repubblica, da Andreotti a Berlusconi, da Geronzi a Profumo. In queste dieci storie c’è l’Italia. Ci sono i banchieri e i furbetti del quartierino, la Tangentopoli di ieri e quella di oggi, bancarotta, evasione fiscale e criminalità organizzata. Una trama senza soluzione di continuità , che arriva fino ai giorni nostri, all’ondata d’indignazione che attraversa il paese e aggredisce il Palazzo, la classe politica e quella economica, ma guai a chi tocca il calcio e la squadra del cuore. C’è chi l’ha capito e continua indisturbato a giocare la propria partita.
FUORI GIOCO è il ritratto dell’oligarchia italiana vista attraverso il calcio di serie A e la storia dei suoi presidenti. Una galleria di dieci personaggi (il nuovo arrivato Thomas Di Benedetto, Claudio Lotito e la Lazio del dopo-Cragnotti, i gemelli diversi Enrico Preziosi e Silvio Berlusconi, gli Agnelli e Diego Della Valle, ovvero la scalata di un parvenu con il mito dell’Avvocato...), quasi una squadra. Senza dimenticare i potenti del tempo che fu, che accompagnano ciascun capitolo, da Ferlaino a Cecchi Gori, da Sensi a Tanzi. E con due storie poco note ma molto significative: il re dei supermercati Maurizio Zamparini alla guida del Palermo e il patron dell’Udinese Giampaolo Pozzo.
I presidenti sgomitano, attaccano, fanno gol o li subiscono (vedi l’abisso finanziario dell’Inter di Moratti, 1351 milioni di euro di perdite in diciassette stagioni, un record assoluto), tra affari, cordate e lobby, patti di sindacato, banche e giornali, operazioni immobiliari e finanziarie, rapporti con la politica, in tribuna e fuori dallo stadio.
La trama del potere vista attraverso il calcio passa dalla Prima e la Seconda Repubblica, da Andreotti a Berlusconi, da Geronzi a Profumo. In queste dieci storie c’è l’Italia. Ci sono i banchieri e i furbetti del quartierino, la Tangentopoli di ieri e quella di oggi, bancarotta, evasione fiscale e criminalità organizzata. Una trama senza soluzione di continuità , che arriva fino ai giorni nostri, all’ondata d’indignazione che attraversa il paese e aggredisce il Palazzo, la classe politica e quella economica, ma guai a chi tocca il calcio e la squadra del cuore. C’è chi l’ha capito e continua indisturbato a giocare la propria partita.
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