CORATO (BA). Ha maltrattato e picchiato prima la compagna italiana e poi la nuova fidanzata russa. Poi e' tornato a tormentare la prima. Entrambe lo hanno lasciato. Agenti del Commissariato di Polizia di Corato, in provincia di Bari, hanno arrestato per lesioni e stalking un uomo di 39 anni, C.A., le sue iniziali, in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip del Tribunale di Trani.
Secondo quanto accertato, l'uomo dal 2004 ha intrattenuto una relazione sentimentale con una donna di Corato rivelatasi molto tormentata, tanto che la vittima era stata costretta a presentare al Commissariato un esposto affinche' non si avvicinasse piu' a lei e alla sua famiglia.
La donna in piu' occasioni era stata picchiata e minacciata e infine era stata costretta a fuggire da Corato per non subire piu' le sue violenze, a lasciare tutti gli affetti, a sospendere gli studi universitari per emigrare in una citta' del Nord Italia. Dopo qualche anno era rientrata in paese, convinta che ormai il persecutore si fosse dimenticato di lei. Durante il periodo in cui era stata lontana da Corato, C.A. aveva stretto una relazione con una donna di nazionalita' russa. Per i continui maltrattamenti inferti anche a quest'ultima, l'anno scorso era stato arrestato per stalking e lesioni.
La straniera, per evitare le angherie che subiva continuamente, era stata costretta a rientrare in Russia, portando con se' il figlio minore nato dalla relazione con il suo persecutore. Dopo la partenza della compagna russa, il violento ha ripreso a tormentare la precedente vittima, con continue minacce anche di morte, con ingiurie rivolte non solo a lei ma anche ai suoi amici, alla sua famiglia, al fine di costringerla a ritornare con lui.
La donna ormai non usciva piu' di casa da sola per paura di incontrarlo e in qualche circostanza e' stata accompagnata all'Universita' dallo stesso personale del Commissariato. Gli ultimi gravi episodi si sono verificati venti giorni fa. L'uomo, infatti, ha tentato di investire con la sua auto la sorella della vittima e successivamente ha avvicinato gli amici della donna ai quali ha mostrato un coltello e solo le urla di quest'ultima, lo hanno costretto ad allontanarsi. Questi fatti hanno indotto l'Autorita' Giudiziaria a ordinare l'arresto.
Secondo quanto accertato, l'uomo dal 2004 ha intrattenuto una relazione sentimentale con una donna di Corato rivelatasi molto tormentata, tanto che la vittima era stata costretta a presentare al Commissariato un esposto affinche' non si avvicinasse piu' a lei e alla sua famiglia.
La donna in piu' occasioni era stata picchiata e minacciata e infine era stata costretta a fuggire da Corato per non subire piu' le sue violenze, a lasciare tutti gli affetti, a sospendere gli studi universitari per emigrare in una citta' del Nord Italia. Dopo qualche anno era rientrata in paese, convinta che ormai il persecutore si fosse dimenticato di lei. Durante il periodo in cui era stata lontana da Corato, C.A. aveva stretto una relazione con una donna di nazionalita' russa. Per i continui maltrattamenti inferti anche a quest'ultima, l'anno scorso era stato arrestato per stalking e lesioni.
La straniera, per evitare le angherie che subiva continuamente, era stata costretta a rientrare in Russia, portando con se' il figlio minore nato dalla relazione con il suo persecutore. Dopo la partenza della compagna russa, il violento ha ripreso a tormentare la precedente vittima, con continue minacce anche di morte, con ingiurie rivolte non solo a lei ma anche ai suoi amici, alla sua famiglia, al fine di costringerla a ritornare con lui.
La donna ormai non usciva piu' di casa da sola per paura di incontrarlo e in qualche circostanza e' stata accompagnata all'Universita' dallo stesso personale del Commissariato. Gli ultimi gravi episodi si sono verificati venti giorni fa. L'uomo, infatti, ha tentato di investire con la sua auto la sorella della vittima e successivamente ha avvicinato gli amici della donna ai quali ha mostrato un coltello e solo le urla di quest'ultima, lo hanno costretto ad allontanarsi. Questi fatti hanno indotto l'Autorita' Giudiziaria a ordinare l'arresto.
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