Marchionne detta legge: stabilimenti Fiat qui ma condizioni chiare


BRUXELLES. La Fiat sta "esaminando" numerose possibili alleanze industriali nel mondo: lo ha detto l'amministratore delegato Sergio Marchionne a Bruxelles, dove partecipa a una riunione dell'Acea, l'associazione europea dei costruttori di cui e' presidente dall'inizio dell'anno.

"Ci stiamo muovendo, possiamo essere un socio attivo in qualsiasi paese del mondo", ha sostenuto Marchionne, aggiungendo che in Europa "non ci sono piu' molte possibilita'"; quanto all'Asia, "ci sono molte opportunita' a cui guardare, comprese Suzuki e Mazda".

MANTENIAMO STABILIMENTI A CONDIZIONI CHIARE - La Fiat conferma il suo impegno in Italia ma "a condizioni estremamente chiare", ha aggiunto Marchionne. "Manteniamo una politica industriale che dia la possibilita' agli stabilimenti di raggiungere un livello di produzione adeguato per competere a livello internazionale" ed esportare, soprattutto "negli Stati Uniti, con l'enorme opportunita' che la Fiat si e' creata andando in America, che e' disposta a mettere a disposizione di tutto il paese". Ma questo deve avvenire "a condizioni estremamente chiare: non posso continuare a perdere soldi in Europa semplicemente per mantenere in piedi un sistema industriale che poi economicamente non ha basi".

Sui tempi per gli impegni italiani di Fiat, Marchionne ha detto che "ci stiamo lavorando alla velocita' della luce, percio' abbiamo annunciato il modello Jeep Mirafiori che partira' l'anno prossimo".

Le risposte da parte dei sindacati "le abbiamo gia' avute - ha aggiunto l'ad del gruppo torinese - quello che non vogliamo avere sono ostacoli, querele...".

Anche se opera a livello internazionale e "non puo' ignorare le realta' economiche di una competizione globale", la Fiat ha una "responsabilita' speciale" nei confronti dell'Italia: ha aggiunto Sergio Marchionne.

"La decisione di riportare in Italia la produzione della nuova Panda non e' completamente basata su considerazioni razionali - ha aggiunto - L'abbiamo fatto a causa del legame storico e della relazione privilegiata della Fiat con l'Italia e anche perche' i lavoratori della fabbrica di Pomigliano hanno scelto di stare con noi nella sfida della competizione globale: meritano l'opportunita' di essere messi alla prova".

MARCHIONNE, VENDITE "PIATTE" IN EUROPA FINO A 2014 - Le vendite di automobili resteranno "piatte" per tutto il 2014 in Europa: e' "la previsione piu' ottimistica" che si sente di fare il presidente di Acea e a.d. del gruppo Fiat, Sergio Marchionne. "Sappiamo che il 2012 sara' un anno impegnativo, per l'Europa e per la nostra industria in particolare", ha detto Marchionne nel suo discorso al ricevimento annuale di Acea a Bruxelles.

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