Marò: domani perizie balistiche. Il cognato di Latorre, sono preoccupato

di Redazione. Apprensione in Puglia per la vicenda dei marò in stato di fermo in India con l'accusa di aver ucciso due pescatori indiani in acque nazionali. Si svolgeranno domani l'ispezione e le perizie balistiche sulla nave italiana Enrica Lexie.

Inizialmente previste per oggi, sono state rinviate per consentire l'arrivo di due funzionari della Difesa italiana che saranno presenti. Lo ha reso noto il commissario di polizia della citta' di Kochi, M.R.Ajith Kumar, che presiede il gruppo di inchiesta sulla morte dei due pescatori indiani, secondo quanto riporta il sito web del Times of India. La nave italiana e' attualmente ancorata nel porto di Kochi, dove sono gia' arrivati gli esperti balistici della polizia dello stato di Kerala.

I due marinai italiani accusati del fatto, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, sono attualmente in stato di fermo presso la stazione di polizia di Kochi.

''La popolazione del Kerala e le famiglie dei pescatori - commenta ad ASIANEWS padre Stephen G. Kulakkayathil, segretario generale del Kerala Region Latin Catholic Council (Krlcc) - e' soddisfatta di questa svolta nel caso.

Finalmente le autorita' indiane e italiane hanno scelto il giusto approccio, che e' quello di collaborare. Desideriamo che ci siano indagini corrette, perche' ogni aspetto della vicenda sia chiarito: posizione delle navi, distanza, armi.

Verificare insieme e' l'unico modo per stabilire chi sono i veri responsabili di queste morti''.

In merito alle polemiche legate all'autopsia sui corpi dei due pescatori, il sacerdote ha confermato che ''l'autopsia e' stata fatta. Ero sulla spiaggia quando la guardia costiera ha riportato i corpi, subito depositati nell'obitorio locale. La mattina seguente, la polizia li ha trasferiti al Medical College Hospital di Trivandrum. Gli esami hanno stabilito che Jelestein e' morto per un colpo alla testa, Binki al petto.

COGNATO LATORRE: SONO PREOCCUPATO - ''Le notizie di oggi non mi rassicurano, temo che i tempi diventino molto lunghi: questo mi preoccupa''. Lo dice Giovanni Ancona, cognato del militare italiano del Battaglione San Marco, Massimiliano Latorre, di Taranto, fermato in India insieme al commilitone Salvatore Girone, di Bari, con l'accusa di aver ucciso due pescatori che sarebbero stati scambiati per pirati nelle acque dell'Oceano. I due fucilieri del Reggimento 'San Marco' della Marina Militare, in servizio nella caserma 'Carlotto' di Brindisi, stavano svolgendo servizio di protezione a favore dei mercantili italiani.

''La speranza e' che non vadano in carcere'', aggiunge rispondendo a una domanda sulla notizia di oggi circa il prolungamento dello stato di fermo per sette giorni. A proposito della missione del sottosegretario Staffan De Mistura, aggiunge: ''Apprezzo quello che fanno le autorita' italiane ma sinceramente speravo che tutto si risolvesse in tempi piu' veloci''. Ancona e' preoccupato anche del fatto che i mass media possano trascurare la vicenda e che quindi questo allentamento dell'attenzione possa nuocere a due maro' italiani.

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