BRUXELLES. L'opinione pubblica ha ragione ad aspettare con impazienza le novita' sul pagamento dell'Ici da parte della Chiesa, ma "c'e' il tempo di fare le cose, e di farle bene, prima di annunciarle". E' il premier Mario Monti che parla da Bruxelles, dove ha partecipato all'Ecofin, dell'emendamento sulle esenzioni dell'Ici per gli immobili delle societa' no profit che "e' in dirittura di arrivo".
"E' totalmente comprensible e oggettivamente utile che il pubblico e la stampa siano impazienti" sul tema dell'Ici per gli immobili della chiesa e degli enti no profit, ma, ha detto Monti, "quindici giorni dopo il nostro giuramento come governo - ha ricordato il premier - siamo stati accusati di incapacita' perche' non avevamo ancora fatto la manovra, che abbiamo poi approvato dopo due giorni: chiediamo scusa se ci prendiamo il nostro tempo di riflessione".
"Sono stati tolti i rischi immediati di contagio che venivano dalla Grecia, un paese importante che ha da dare alla Ue un apporto significativo" ha dichiarato Monti definendo "un risultato importante" l'intesa sul nuovo piano di aiuti per Atene. "Forse si poteva agire piu' rapidamente a cominciare da due anni fa" per risolvere la crisi del debito greco. "allora non seguivo la situazione cosi' da vicino e c'e' sempre una prima volta: il caso greco e' stato nuovo per i suoi aspetti economici e politici e per i pregressi".
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