ROMA. "Non mi interessa" chiedere le dimissioni di Franco Gabrielli, capo della Protezione Civile, ma "se fossi al suo posto mi dimetterei piuttosto che guidare una Protezione Civile inutile". Lo ha sostenuto il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, intervenendo a "In Onda" su La7. "Non abbiamo piu' una Protezione Civile in Italia - ha ribadito Alemanno - perche', come ha ammesso lo stesso Gabrielli, con il decreto di Tremonti del 2011 e' diventato un ente inutile".
+ E il sindaco incalza: dopo Bertolaso Protezione Civile inesistente
Monta la polemica, quindi, tra Alemanno e Gabrielli. "Dobbiamo parlarci molto francamente - aveva attaccato Alemanno - oggi in Italia non esiste piu' una Protezione civile da quando e' stata smantellata la struttura di Bertolaso; oggi alla Protezione civile sono dei passacarte che si limitano a diffondere le notizie e ad affidare ai comuni e ai vari enti locali il compito di intervenire".
Il capo della Protezione civile aveva replicato: "Non temo un'inchiesta, sono preoccupato solo che questa polemica in qualche modo possa indebolire ulteriormente un sistema di cui il paese ha grande bisogno".
"L'abbiamo visto a Genova - ha aggiunto il sindaco - quando c'e stato il dramma di Marta Vincenzi, lo stiamo vedendo oggi in tutta Italia, perche' tutta Italia e' in ginocchio non solo Roma. Purtroppo questa situazione e' una situazione grave, dipende certo anche dal taglio delle risorse e dei fondi ma oggi la Protezione civile passa le carte e le passa anche male". E il fraintendimento sui dati delle precipitazioni? "Il fraintendimento, se cosi' vogliamo chiamarlo - si e' difeso Alemanno - non e' solo nei miei confronti, e' stato nei confronti di tutti: il prefetto di Roma giovedi' di fronte a queste comunicazioni della Protezione civile non ha chiuso gli uffici pubblici, anche lui non ha capito; l'Anas non ha fatto un intervento specifico nel Gra, di loro competenza, perche' evidentemente anche loro hanno frainteso; lo stesso ministro dell'Interno e' intervenuto pubblicamente a livello nazionale soltanto ieri e quindi forse anche il ministro ha frainteso la Protezione civile".
Intanto nella capitale, si muore per il maltempo. Due donne sono rimaste vittime di un malore a Roma e in provincia, probabilmente anche a causa delle basse temperature. Il primo episodio e' avvenuto alla stazione Termini, dove ha perso la vita una donna italiana di 78 anni, senza fissa dimora. La donna e' stata vista da alcuni passanti accasciarsi a terra. I carabinieri del Nucleo scalo Termini e i sanitari del 118 non hanno potuto far altro che constatarne il decesso. Il secondo episodio e' avvenuto a Palestrina, in provincia di Roma, dove e' deceduta una donna di 66 anni all'interno del suo appartamento che era in condizioni fatiscenti. Per entrambi gli episodi i sanitari hanno escluso la morte per assideramento. Le due vittime si aggiungono ai due morti per assideramento all'interno della pineta di Ostia: il clochard di 50-60 anni morto la scorsa notte e una donna di origine ucraina di 48 anni trovata senza vita ieri. .
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Monta la polemica, quindi, tra Alemanno e Gabrielli. "Dobbiamo parlarci molto francamente - aveva attaccato Alemanno - oggi in Italia non esiste piu' una Protezione civile da quando e' stata smantellata la struttura di Bertolaso; oggi alla Protezione civile sono dei passacarte che si limitano a diffondere le notizie e ad affidare ai comuni e ai vari enti locali il compito di intervenire".
Il capo della Protezione civile aveva replicato: "Non temo un'inchiesta, sono preoccupato solo che questa polemica in qualche modo possa indebolire ulteriormente un sistema di cui il paese ha grande bisogno".
"L'abbiamo visto a Genova - ha aggiunto il sindaco - quando c'e stato il dramma di Marta Vincenzi, lo stiamo vedendo oggi in tutta Italia, perche' tutta Italia e' in ginocchio non solo Roma. Purtroppo questa situazione e' una situazione grave, dipende certo anche dal taglio delle risorse e dei fondi ma oggi la Protezione civile passa le carte e le passa anche male". E il fraintendimento sui dati delle precipitazioni? "Il fraintendimento, se cosi' vogliamo chiamarlo - si e' difeso Alemanno - non e' solo nei miei confronti, e' stato nei confronti di tutti: il prefetto di Roma giovedi' di fronte a queste comunicazioni della Protezione civile non ha chiuso gli uffici pubblici, anche lui non ha capito; l'Anas non ha fatto un intervento specifico nel Gra, di loro competenza, perche' evidentemente anche loro hanno frainteso; lo stesso ministro dell'Interno e' intervenuto pubblicamente a livello nazionale soltanto ieri e quindi forse anche il ministro ha frainteso la Protezione civile".
Intanto nella capitale, si muore per il maltempo. Due donne sono rimaste vittime di un malore a Roma e in provincia, probabilmente anche a causa delle basse temperature. Il primo episodio e' avvenuto alla stazione Termini, dove ha perso la vita una donna italiana di 78 anni, senza fissa dimora. La donna e' stata vista da alcuni passanti accasciarsi a terra. I carabinieri del Nucleo scalo Termini e i sanitari del 118 non hanno potuto far altro che constatarne il decesso. Il secondo episodio e' avvenuto a Palestrina, in provincia di Roma, dove e' deceduta una donna di 66 anni all'interno del suo appartamento che era in condizioni fatiscenti. Per entrambi gli episodi i sanitari hanno escluso la morte per assideramento. Le due vittime si aggiungono ai due morti per assideramento all'interno della pineta di Ostia: il clochard di 50-60 anni morto la scorsa notte e una donna di origine ucraina di 48 anni trovata senza vita ieri. .
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