Marò pugliesi sino al 23 in stato di fermo. "Spararono in acque indiane"

NEW DELHI. E' alta tensione tra India e Italia. I due marò, entrambi pugliesi, che erano a bordo dell'Enrica Lexie e che sono accusati dell'omicidio di due pescatori indiani al largo delle coste del Kerala saranno oggi dinanzi al magistrato. A riferirlo la stampa indiana.

3 GIORNI DI FERMO - Tre giorni di fermo di polizia fino al 23 febbraio per i due maro' che erano a bordo dell'Enrica Lexie e che sono rimasti coinvolti nella morte di due pescatori indiani al largo delle coste del Kerala. Lo ha deciso il magistrato del distretto di Kollam, nello Stato di Kerala, a conclusione di un lungo interrogatorio dal giudice K.O Joy.
E intanto il governo italiano fa pressing per risolvere in tempi rapidi la crisi. Il ministro degli Esteri, Giulio Terzi, ha ribadito che esistono "considerevoli divergenze" sulla versione dei fatti, ma auspicato una "maggiore collaborazione" con il governo di New Delhi. L'auspicio dell'Italia, ha spiegato il ministro, e' che "si possa avviare una collaborazione concreta nell'indagine e nella comparazione di dati", "sia a livello federale sia a livello di Stato del Kerala" perche' vi sono elementi finora non considerati "da entrambi i livelli di governo": innanzitutto il fatto che "la nave italiana si trovava a 32 miglia nautiche dalla costa, di conseguenza ampiamente in acque internazionali" e poi che "gli incidenti sono stati almeno due in quella zona di mare ad orari diversi".

"Saranno consegnati alla polizia di Kollam e portati dinanzi a un giudice", ha detto una fonte della polizia.
I due militari pugliesi, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, sono sotto custodia della polizia militare della marina indiana e, dalla nave, erano stati trasferiti nel circolo ufficiali della Polizia centrale (Cisf) del Kerala nell'isola di Wellington, vicino Kochi, dove sono stati interrogati dal capo della polizia.

Intanto la Farnesina domenica ha ribadito con chiarezza che il caso deve essere trasferito alla magistratura italiana perche' e' avvenuto in acque internazionali, su una nave che batte bandiera italiana e che i due militari, membri del battaglione San Marco della Marina, godono dell'immunita'.

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