BARI. “La Regione Puglia, sia pure nei limiti delle proprie competenze, segue con particolare attenzione le vicende che riguardano il Teatro Petruzzelli, in un contesto generale di straordinarie difficoltà e disagi per il mondo dello spettacolo in tutte le sue articolazioni".
Lo ha detto il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola.
"Non è compito del Presidente della Regione - prosegue Vendola - intervenire nelle questioni relative all’individuazione di possibili nomi alla guida del prestigioso teatro. Tale compito è affidato al Consiglio di Amministrazione, che nella fattispecie è un Consiglio autorevole e molto rappresentativo.
L’esperienza di chi sino ad oggi retto la Sovraintendenza è stata largamente positiva perché ha consentito la rinascita del Teatro Petruzzelli.
Il pubblico ha ancora negli occhi alcune opere di straordinario interesse che sono state realizzate in questi anni nel Petruzzelli: dalla recentissima Carmen diretta da Maazel, alla straordinario Sogno di una notte di mezza estate di Britten che inaugurò il “nuovo” Teatro nel 2009.
Ora - continua - si apre una fase nuova per il Petruzzelli, una fase nella quale, dopo aver verificato che il Teatro ha tutte le credenziali per diventare un contenitore culturale di livello internazionale, occorre essere ambiziosi fino in fondo e immaginare che il nuovo management dovrà porsi l’obiettivo di costruire un’offerta che sia all’altezza dei più grandi teatri internazionali.
Si tratta di una sfida complessa, - spiega il governatore - resa ancora più difficile dall’attuale crisi economica e dalla conseguente restrizione dei fondi, ma è l’unica strada che può consentire di tenere insieme l’indiscusso valore del Teatro, e il suo ruolo di grande attrattore culturale per l’intera Puglia, e la stabilità della situazione occupazionale. Solo una operazione di grande respiro potrà avere riverberi positivi anche in termini di garanzia occupazionale a tutte le maestranze del Petruzzelli.
Al contrario, come l’esperienza insegna, un’operazione che lo renda marginale e periferico, metterà a rischio soprattutto i lavoratori.
Così come solo le aziende che investono in innovazione e modernizzazione escono dalla crisi, così anche le grandi strutture culturali escono dalla crisi accettando la sfida del grande circuito internazionale. Su questo punto sono sicuro che il Sindaco Emiliano non possa che essere d’accordo.
Noi qui in Puglia sappiamo bene cos’è l’industria culturale: non è soltanto la costruzione degli eventi, ma è una grande filiera produttiva. Da una esperienza come quella della prima fase non si può uscire se non migliorando, facendo ancora un ulteriore salto in avanti. È del tutto evidente che il Consiglio di Amministrazione non potrà che definire dei profili manageriali adeguati a questo scenario.
È quello che si aspetta la città di Bari, è quello che si aspetta la Puglia, è quello che si aspetta il Mezzogiorno. Il Mezzogiorno non cresce se non è ambizioso”, conclude Vendola.
Lo ha detto il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola.
"Non è compito del Presidente della Regione - prosegue Vendola - intervenire nelle questioni relative all’individuazione di possibili nomi alla guida del prestigioso teatro. Tale compito è affidato al Consiglio di Amministrazione, che nella fattispecie è un Consiglio autorevole e molto rappresentativo.
L’esperienza di chi sino ad oggi retto la Sovraintendenza è stata largamente positiva perché ha consentito la rinascita del Teatro Petruzzelli.
Il pubblico ha ancora negli occhi alcune opere di straordinario interesse che sono state realizzate in questi anni nel Petruzzelli: dalla recentissima Carmen diretta da Maazel, alla straordinario Sogno di una notte di mezza estate di Britten che inaugurò il “nuovo” Teatro nel 2009.
Ora - continua - si apre una fase nuova per il Petruzzelli, una fase nella quale, dopo aver verificato che il Teatro ha tutte le credenziali per diventare un contenitore culturale di livello internazionale, occorre essere ambiziosi fino in fondo e immaginare che il nuovo management dovrà porsi l’obiettivo di costruire un’offerta che sia all’altezza dei più grandi teatri internazionali.
Si tratta di una sfida complessa, - spiega il governatore - resa ancora più difficile dall’attuale crisi economica e dalla conseguente restrizione dei fondi, ma è l’unica strada che può consentire di tenere insieme l’indiscusso valore del Teatro, e il suo ruolo di grande attrattore culturale per l’intera Puglia, e la stabilità della situazione occupazionale. Solo una operazione di grande respiro potrà avere riverberi positivi anche in termini di garanzia occupazionale a tutte le maestranze del Petruzzelli.
Al contrario, come l’esperienza insegna, un’operazione che lo renda marginale e periferico, metterà a rischio soprattutto i lavoratori.
Così come solo le aziende che investono in innovazione e modernizzazione escono dalla crisi, così anche le grandi strutture culturali escono dalla crisi accettando la sfida del grande circuito internazionale. Su questo punto sono sicuro che il Sindaco Emiliano non possa che essere d’accordo.
Noi qui in Puglia sappiamo bene cos’è l’industria culturale: non è soltanto la costruzione degli eventi, ma è una grande filiera produttiva. Da una esperienza come quella della prima fase non si può uscire se non migliorando, facendo ancora un ulteriore salto in avanti. È del tutto evidente che il Consiglio di Amministrazione non potrà che definire dei profili manageriali adeguati a questo scenario.
È quello che si aspetta la città di Bari, è quello che si aspetta la Puglia, è quello che si aspetta il Mezzogiorno. Il Mezzogiorno non cresce se non è ambizioso”, conclude Vendola.
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