Presentata ieri a Brindisi la rassegna "Attimi di scena 2012"

BRINDISI. E' stata presentata ieri, a Brindisi, la rassegna "Attimi di scena 2012", uno spazio-vetrina per talenti da esportazione, a cura della Fondazione Nuovo Teatro Verdi. Dopo il successo della prima edizione, certificato dal gradimento e dalla partecipazione del pubblico, rinnova l’appuntamento con la rassegna che è già diventata un campionario di proposte di assoluta qualità.
"La grande foresta" della Cooperativa Thalassia (11 marzo), "Now!" del TeatroDellePietre (25 marzo), "Torno subito" di Meridiani Perduti (25 aprile) e "Il Fürher dona una città agli ebrei" di Mòtumus-Scuola Talìa (13 maggio) - i quattro spettacoli in programma al Nuovo Teatro Verdi con la formula della doppia recita (alle ore 18 e alle ore 20, info botteghino 0831.56.25.54) - compongono un’offerta caratterizzata da scelte drammaturgiche, tematiche e registiche anche molto diverse tra loro, con un interessante intreccio tra classico e contemporaneo che garantisce una ricognizione ad ampio raggio sulle realtà emergenti, osservate prestando un occhio di riguardo alle compagnie impegnate nella sperimentazione e nella definizione di percorsi inediti.
"Sono tutti testi che affrontano temi di valore universale, come l’ambiente, l’individualismo, la guerra, l’Olocausto" ha dichiarato Bruno Pezzuto durante la conferenza stampa di presentazione. Il presidente della Fondazione ha, quindi, rimarcato il valore di un’iniziativa che "risponde alle finalità di un teatro: la diffusione della cultura e il coinvolgimento dei giovani, fuori dalla retorica degli impegni presi e non rispettati". Ma valorizzare vuol dire anche scommettere. E la Fondazione Nuovo Teatro Verdi si fa, per il secondo anno consecutivo, trampolino di lancio per produzioni quasi tutte al debutto.
"È un compito che rientra nelle caratteristiche di un teatro dinamico come il nostro, aperto a lavori sperimentali" ha spiegato Daniela Angelini, responsabile organizzativo della Fondazione, che con un pizzico d’orgoglio rivendica il ruolo del Nuovo Teatro Verdi come laboratorio di nuove proposte per una riflessione sull’oggi, anche attraverso la memoria.

(Daniele Martini)

Posta un commento

Nuova Vecchia

Modulo di contatto