BARI. ''Regioni come il Veneto, Piemonte, Lombardia ed ora anche la giunta regionale del Lazio presentano ricorso alla Corte Costituzionale contro il decreto Monti che di fatto sciogliera' le Province e, dalla Puglia, invece, non si leva una sola voce a favore di questi enti vicini al territorio e alle dirette istanze dei cittadini''. Lo afferma il presidente dell'Upi Puglia e della Provincia di Bari, Francesco Schittulli, sollecitando l'intervento del governatore pugliese, Nichi Vendola, ''ad intervenire su una legge palesemente incostituzionale, che mina la democrazia stessa e che avrebbe pesanti ripercussioni sia sui Comuni che sulla stessa Regione''.
''Non ci dobbiamo stupire - aggiunge - se sono, ancora una volta, le regioni del Nord, le piu' ricche d'Italia, in testa la Lombardia, ad avere maggiore dinamismo e coraggio nel prendere posizioni chiare ed inequivocabili contro un decreto che viola i principi costituzionali di autonomia e democrazia. Non ho dimestichezza con questa poltrona, ma sono profondamente convinto del ruolo istituzionale delle Province che necessitano non di essere soppresse, ma di una riforma organica fondata su una ridefinizione di funzioni, una riduzione del numero delle stesse amministrazioni provinciali ad un terzo, mantenendo in vita solo quelle con una popolazione complessiva non inferiore al milione di abitanti'', continua il presidente dell'Upi Puglia.
''I veri sprechi - riprende Schittulli - sono gli enti intermedi strumentali, agenzie, societa', autorita', fondazioni, consorzi, ecc., che svolgono impropriamente funzioni che dovrebbero essere esercitate dalle istituzioni democraticamente elette, Comuni e Province, cosi' come previsto dalla Costituzione''.
''Non ci dobbiamo stupire - aggiunge - se sono, ancora una volta, le regioni del Nord, le piu' ricche d'Italia, in testa la Lombardia, ad avere maggiore dinamismo e coraggio nel prendere posizioni chiare ed inequivocabili contro un decreto che viola i principi costituzionali di autonomia e democrazia. Non ho dimestichezza con questa poltrona, ma sono profondamente convinto del ruolo istituzionale delle Province che necessitano non di essere soppresse, ma di una riforma organica fondata su una ridefinizione di funzioni, una riduzione del numero delle stesse amministrazioni provinciali ad un terzo, mantenendo in vita solo quelle con una popolazione complessiva non inferiore al milione di abitanti'', continua il presidente dell'Upi Puglia.
''I veri sprechi - riprende Schittulli - sono gli enti intermedi strumentali, agenzie, societa', autorita', fondazioni, consorzi, ecc., che svolgono impropriamente funzioni che dovrebbero essere esercitate dalle istituzioni democraticamente elette, Comuni e Province, cosi' come previsto dalla Costituzione''.