Quando la pubblicità diventa maschilista... e le donne tacciono!


di Francesco Brescia. Da alcuni giorni svetta, all'esterno di una braceria-baguetterie di recente apertura della città di Bisceglie, una “comunicazione di servizio” che illustra una promozione dal titolo che facilmente presta il fianco a interpretazioni maliziose soprattutto per la presenza di una bella ragazza in costume da bagno e uno slogan ad essa abbinato: “Domani patate al forno gratis senza limite”.
Le patate nelle quali la piacente donzella è immersa, il dito malizioso vicino alle labbra, il bikini succinto e l'abbinamento ragazza nuda-patata non lasciano molto spazio a interpretazioni sobrie.
Credetemi: non si tratta di moralismo ma di difficoltà a spiegarmi una così becera volgarità.
Mi chiedo (ribadisco: da persona curiosa e non da vetusto moralista) se le donne che lavorano in questo locale un qualche dubbio prima dell'affissione del manifesto l'abbiano avuto oppure se siano state completamente consenzienti.
Evidentemente la nota catena barese di gioiellerie ha fatto scuola.
Dispiace che a far scuola siano questi bassi e deprecabili strumenti di promozione.
Chissà la casta classe dirigente biscegliese che ha disposto, mesi fa, la chiusura del nascente sexy shop (poi il TAR ne ha consentito l'apertura, giustamente mi permetto di aggiungere. In quel caso non esistono maschilismi: si tratta di attività commerciale senza promozioni sessiste) cosa ne pensa di questa trovata di pessimo gusto.
Ma soprattutto chissà se alle donne biscegliesi (e alle donne in generale) tale “comunicazione grafico-pubblicitaria” abbia suscitato un moto di disgusto, di spregio, di intolleranza.
A quanto pare hanno reagito con totale indifferenza: ok, ci sta! Va bene! Ma poi ci penseremo due volte prima di credere alle vostre istanze quando protestate in piazza per “più diritti alle donne”, “pari opportunità” e così via. Cominciate a ribellarvi voi per prime: se non lo fate ora, quando...?
Il forte rischio è che ci si abitui a questo genere di cose. Abbastanza irriverenti, direi.

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