ROMA. La Commissione europea ha deciso di avviare un procedimento formale contro l'Italia perche' la decisione del nostro paese di concedere una proroga al pagamento delle rate relative alle multe sulle quote latte e' considerato aiuto di stato.
E' quanto si apprende nella Gazzetta ufficiale europea, in cui si ricorda che la possibilita' di estinguere il debito tramite pagamenti rateali ''e' eccezionalmente considerato compatibile con il mercato comune a condizione che l'importo sia interamente rimborsato mediante rate annuali di uguale importo e che il periodo di rimborso non superi quattordici anni a decorrere dal primo gennaio 2004''.
La legge del 26 febbario del 2011, rileva Bruxelles, introduce invece la proroga al 30 giugno 2011 per il pagamento della rata di prelievo in scadenza al 31 dicembre 2010. ''In questa fase - prosegue la Gazzetta ufficiale europea -, la Commissione nutre alcuni dubbi circa la compatibilita' con il mercato interno della proroga del pagamento'' e di conseguenza ''del sistema di scaglionamento dei pagamenti approvato dal Consiglio ma modificato dalla proroga''. La Commissione europea invita ora l'Italia a presentare proprie osservazioni entro un mese dalla pubblicazione del provvedimento.
E' quanto si apprende nella Gazzetta ufficiale europea, in cui si ricorda che la possibilita' di estinguere il debito tramite pagamenti rateali ''e' eccezionalmente considerato compatibile con il mercato comune a condizione che l'importo sia interamente rimborsato mediante rate annuali di uguale importo e che il periodo di rimborso non superi quattordici anni a decorrere dal primo gennaio 2004''.
La legge del 26 febbario del 2011, rileva Bruxelles, introduce invece la proroga al 30 giugno 2011 per il pagamento della rata di prelievo in scadenza al 31 dicembre 2010. ''In questa fase - prosegue la Gazzetta ufficiale europea -, la Commissione nutre alcuni dubbi circa la compatibilita' con il mercato interno della proroga del pagamento'' e di conseguenza ''del sistema di scaglionamento dei pagamenti approvato dal Consiglio ma modificato dalla proroga''. La Commissione europea invita ora l'Italia a presentare proprie osservazioni entro un mese dalla pubblicazione del provvedimento.
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