BARI. Dopo i dipendenti regionali, gli operatori sanitari. Un appello al presidente Monti e al ministro Balduzzi perché si trovi immediatamente una soluzione condivisa che possa consentire alla Puglia, sottoposta a piano di rientro, di beneficiare di una deroga al blocco del turn over relativo alle assunzioni di operatori sanitari la cui prestazione professionale risulta essere indispensabile per garantire ai cittadini pugliesi i livelli essenziali di assistenza, oggi drammaticamente in pericolo. A rivolgerlo è il sen. del Pdl Luigi d’Ambrosio Lettieri, segretario della Commissione Sanità di Palazzo Madama che, con una lettera agli esponenti del Governo, spiega le ragioni legate alla necessità di intervento urgente e avanza una proposta di revisione normativa all’interno del piano di rientro.
“Abbiamo appena scritto una bella pagina politica che ha consentito l’approvazione di una norma di salvaguardia delle funzioni organizzative ed amministrative della Regione Puglia che”, sottolinea il senatore del centrodestra, “con la retrocessione nei ruoli di ben 561 dipendenti, avrebbe rischiato la paralisi. Per raggiungere questo obiettivo la politica ha trovato una piena convergenza a livello parlamentare e regionale, al netto delle singole appartenenze, per dare una risposta concreta ai lavoratori, nell'interesse della comunità pugliese. Adesso dobbiamo scriverne un’altra, contraddistinta dal medesimo atteggiamento di collaborazione istituzionale, per le asunzioni del personale sanitario”.
“La parola d’ordine”, continua d’Ambrosio Lettieri che, con altri parlamentari, si era fatto promotore già ad ottobre scorso, di un emendamento al Dl poi superato dalla crisi di Governo, “non può che essere responsabilità , in un momento così difficile. Fermo restando la censura sulle scelte politiche compiute dalla Regione Puglia in ambito sanitario e sulla produzione legislativa assolutamente inadeguata e irresponsabile, si ravvisa la necessità che il Governo tenga in assoluta considerazione le conseguenze derivanti dalla doverosa applicazione delle norme richiamate dalla Consulta e valuti l’effettiva e delicata situazione in cui versa il sistema sanitario pugliese, strozzato dal capestro del piano di rientro - frutto della cattiva gestione politico-amministrativa del governo Vendola - e paralizzato dall’impossibilità di far fronte ad esigenze inderogabili per la comunità regionale dal blocco delle assunzioni. Il rischio è l’interruzione di servizi assistenziali irrinunciabili”.
“Abbiamo appena scritto una bella pagina politica che ha consentito l’approvazione di una norma di salvaguardia delle funzioni organizzative ed amministrative della Regione Puglia che”, sottolinea il senatore del centrodestra, “con la retrocessione nei ruoli di ben 561 dipendenti, avrebbe rischiato la paralisi. Per raggiungere questo obiettivo la politica ha trovato una piena convergenza a livello parlamentare e regionale, al netto delle singole appartenenze, per dare una risposta concreta ai lavoratori, nell'interesse della comunità pugliese. Adesso dobbiamo scriverne un’altra, contraddistinta dal medesimo atteggiamento di collaborazione istituzionale, per le asunzioni del personale sanitario”.
“La parola d’ordine”, continua d’Ambrosio Lettieri che, con altri parlamentari, si era fatto promotore già ad ottobre scorso, di un emendamento al Dl poi superato dalla crisi di Governo, “non può che essere responsabilità , in un momento così difficile. Fermo restando la censura sulle scelte politiche compiute dalla Regione Puglia in ambito sanitario e sulla produzione legislativa assolutamente inadeguata e irresponsabile, si ravvisa la necessità che il Governo tenga in assoluta considerazione le conseguenze derivanti dalla doverosa applicazione delle norme richiamate dalla Consulta e valuti l’effettiva e delicata situazione in cui versa il sistema sanitario pugliese, strozzato dal capestro del piano di rientro - frutto della cattiva gestione politico-amministrativa del governo Vendola - e paralizzato dall’impossibilità di far fronte ad esigenze inderogabili per la comunità regionale dal blocco delle assunzioni. Il rischio è l’interruzione di servizi assistenziali irrinunciabili”.
Tags
Politica