"Sanità, ospedali al collasso e niente continuità assistenziale"

BARI. "Anziani trasferiti in ospedali a centinaia di chilometri dalla propria città, personale in perenne emergenza, operatori del “118” sfiancati dai troppi disagi in cui sono costretti a svolgere la propria preziosissima opera, ricoverati costretti a portare cuscini e lenzuola da casa, ospedali altamente specialistici che ancora non riescono a decollare, l'assistenza agli ammalati oncologici che presenta pericolosissime lacune. E non solo: stanze da sei posti letto in cui sono ricoverati anche nove ammalati, ospedali messi in ginocchio dall'influenza stagionale, sale chirurgiche trasformate in postazioni di terapia intensiva, pronto soccorso in tilt".
Lo riferisce in una nota il consigliere, Massimo Cassano (Pdl).
"Non si può restare in silenzio - prosegue Cassano - davanti all'allarme dei medici di base e del personale sanitario che si occupa di emergenze/urgenze. Lasciano senza fiato le parole degli anestesisti del policlinico di Bari, costretti a enormi sacrifici personali pur di assicurare una dignitosa assistenza ad ammalati in gravi condizioni.
All'assessore regionale alle politiche della salute. Ettore Attollini, chiediamo un intervento immediato affinché in tempi brevissimi si ponga rimedio ai danni di un piano di riordino sanitario partito male e portato avanti peggio, Soprattutto si intervenga immediatamente per rendere operativi ed efficienti quei centri intermedi di soccorso – poliambulatori, guardie mediche, ambulanze medicalizzate, presidi di primo soccorso, centri per la lungodegenza – che possono far da filtro tra la richiesta sempre più forte di assistenza da parte dei cittadini e i pronto soccorso degli ospedali più grandi e attrezzati.
E' il momento di unire gli sforzi per raggiungere l'unico vero obiettivo che il sistema sanità deve porsi sempre e comunque: alleviare la sofferenza dell'ammalato", conclude Cassano.

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