"Stop ai canili lager": la denuncia di Sel parte da Taranto

di Dario Durante. Un appello affinché tutte le istituzioni del territorio regionale si occupino della tutela e del rispetto degli animali da affezione. L'invito è del consigliere provinciale di Taranto di “Sinistra, Ecologia e Libertà” Cosimo Borraccino che, in merito problema randagismo, denuncia una completa disinformazione e cattiva gestione degli enti locali circa gli strumenti legislativi attivati in questi anni dalla Regione Puglia.

Le norme sulla realizzazione dell'anagrafe canina e dei canili sanitari obbligatori, la sterilizzazione di ogni randagio accalappiato con conseguente profilassi, microchippatura e reimmissione sul territorio, il riconoscimento del cane di quartiere, il divieto di ospitare oltre 200 animali nei canili rifugio e la stipula di una polizza danni e responsabilità civile per eventuali danni alle persone sono sistematicamente ignorate.
I risultati? Il randagismo è sinonimo di emergenza e repressione: «le soluzioni sono quasi sempre l'accalappiamento e la consegna in canili lager con il conseguente esborso di decine o centinaia di migliaia di Euro ogni anno a carico dei propri cittadini» afferma Borraccino indicando come un'azione politica seria «l'educazione e la prevenzione attraverso il coinvolgimento dei volontari delle associazioni animaliste sparsi sul territorio».

E proprio dopo la brutale uccisione di un cane randagio – a cui ha fatto seguito una manifestazione di protesta – Pulsano si candida a diventare un esempio virtuoso per la Puglia. È allo studio, infatti, autonomamente da parte della maggioranza e dell'opposizione, una bozza di regolamento comunale sul randagismo che intende disciplinare la materia segnando la giusta strada nella collaborazione tra istituzioni e associazioni animaliste.

Posta un commento

Nuova Vecchia

Modulo di contatto