di Dario Durante. A Roma per discutere lo sviluppo della terra ionica. Missione impegnativa per il presidente della provincia di Taranto Giovanni Florido e il sindaco Ippazio Stefano che, in giornata (8 febbraio), incontreranno il ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera.
I due rappresentanti presenteranno un documento in cui si chiede l’istituzione di un Tavolo di confronto permanente con il governo nazionale al quale dovrebbero partecipare anche i dicasteri dell’Ambiente, della Difesa e della Salute.
«Taranto ha messo a disposizione la sua storia e il suo territorio al servizio degli interessi nazionali. A questa disponibilità , che la comunità ionica rivendica comunque con orgoglio – si legge nel documento redatto insieme alle tre maggiori organizzazioni sindacali, ad Assoindustria, Autorità portuale e Camera di Commercio – deve oggi corrispondere una significativa azione di risarcimento per i danni prodotti dagli insediamenti industriali e militari al tessuto sociale, economico e paesaggistico della comunità tarantina».
Lo sviluppo dell'area, dunque, deve essere considerata una priorità nazionale. Si punta, infatti, al risanamento ambientale come occasione di sviluppo in grado di valorizzare le reali vocazioni del territorio e ad nuovo modello di relazioni industriali basato sulla cooperazione istituzionale e responsabilità sociale di impresa.
I due rappresentanti presenteranno un documento in cui si chiede l’istituzione di un Tavolo di confronto permanente con il governo nazionale al quale dovrebbero partecipare anche i dicasteri dell’Ambiente, della Difesa e della Salute.
«Taranto ha messo a disposizione la sua storia e il suo territorio al servizio degli interessi nazionali. A questa disponibilità , che la comunità ionica rivendica comunque con orgoglio – si legge nel documento redatto insieme alle tre maggiori organizzazioni sindacali, ad Assoindustria, Autorità portuale e Camera di Commercio – deve oggi corrispondere una significativa azione di risarcimento per i danni prodotti dagli insediamenti industriali e militari al tessuto sociale, economico e paesaggistico della comunità tarantina».
Lo sviluppo dell'area, dunque, deve essere considerata una priorità nazionale. Si punta, infatti, al risanamento ambientale come occasione di sviluppo in grado di valorizzare le reali vocazioni del territorio e ad nuovo modello di relazioni industriali basato sulla cooperazione istituzionale e responsabilità sociale di impresa.