di Dario Durante. L’opera di distruzione del litorale orientale della provincia di Taranto sta iniziando a preoccupare varie associazioni ambientaliste della zona che, nei giorni scorsi, hanno dato vita al Coordinamento “Salviamo le dune” con l’intento di sensibilizzare l’opinione pubblica e le Amministrazioni locali sulla necessità di tutelare con il massimo rigore l’integrità della costa, del mare e del paesaggio.
Sviluppo sostenibile e turismo responsabile mal si conciliano, infatti, con le ultime «silenziose attività di disfacimento del sistema costiero» tra Pulsano, Lizzano e l’isola amministrativa di Taranto, messe in atto per «asservire l’ambiente alle discutibili esigenze di parcheggi sempre più grandi ed invadenti».
I circoli Legambiente di Lizzano, Pulsano e Taranto, l’associazione AttivaLizzano, gli Amici dei Musei di Lizzano e il WWF di Taranto ritengono, dunque, «improvvide, oltre che illegali, lo spianamento delle meravigliose dune che determinano un impoverimento della costa e la distruzione di importanti fattori di sviluppo locale, rendendo sempre più fragili i beni naturalistici territoriali».
Il coordinamento ritiene necessario un'azione di controllo e una maggiore capacità di intervento per prevenire fatti dannosi e promette di vigilare e denunciare situazioni sospette oltre ad avviare una campagna di raccolta firme al fine di proporre una legge di iniziativa popolare per l’istituzione di un area protetta regionale (LR 19/97, “Norme per l'istituzione e la gestione delle aree naturali protette nella Regione Puglia”), con l’intento di tutelare e valorizzare il paesaggio costiero a est di Taranto.
Dario Durante
Sviluppo sostenibile e turismo responsabile mal si conciliano, infatti, con le ultime «silenziose attività di disfacimento del sistema costiero» tra Pulsano, Lizzano e l’isola amministrativa di Taranto, messe in atto per «asservire l’ambiente alle discutibili esigenze di parcheggi sempre più grandi ed invadenti».
I circoli Legambiente di Lizzano, Pulsano e Taranto, l’associazione AttivaLizzano, gli Amici dei Musei di Lizzano e il WWF di Taranto ritengono, dunque, «improvvide, oltre che illegali, lo spianamento delle meravigliose dune che determinano un impoverimento della costa e la distruzione di importanti fattori di sviluppo locale, rendendo sempre più fragili i beni naturalistici territoriali».
Il coordinamento ritiene necessario un'azione di controllo e una maggiore capacità di intervento per prevenire fatti dannosi e promette di vigilare e denunciare situazioni sospette oltre ad avviare una campagna di raccolta firme al fine di proporre una legge di iniziativa popolare per l’istituzione di un area protetta regionale (LR 19/97, “Norme per l'istituzione e la gestione delle aree naturali protette nella Regione Puglia”), con l’intento di tutelare e valorizzare il paesaggio costiero a est di Taranto.
Dario Durante
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