BARI. La Consulta ha dichiarato l'illegittimita' costituzionale di una norma, contenuta nel milleproroghe 2011, nota come 'tassa sulle calamita''. A sollevare il caso davanti alla Corte Costituzionale erano state le regioni Liguria, Basilicata, Puglia, Marche, Abruzzo e Toscana. I giudici hanno ritenuto violati dalla norma impugnata diversi articoli della Costituzione. Le disposizioni in esame "regolano i rapporti finanziari tra Stato e Regioni in materia di protezione civile - si legge nella sentenza numero 22 depositata oggi - non con riferimento ad uno o piu' specifici eventi calamitosi, o in relazione a situazioni gia' esistenti e bisognose di urgente intervento normativo, ma in via generale e ordinamentale per tutti i casi futuri di possibili eventi calamitosi".
Secondo la Corte, tali norme, inserite con emendamento al decreto, convertito in legge nel febbraio 2011, "sono del tutto estranee alla materia e alle finalita'" del milleproroghe, per cui violano l'articolo 77, secondo comma, della Costituzione.
''La Puglia e' stata tra le prime regioni a ricorrere alla Corte costituzionale contro la 'tassa sulle disgrazie' che ci obbligava ad aumentare le accise sulla benzina per finanziare gli interventi di emergenza dopo le calamita' naturali. A questa vera e propria tassa sulla solidarieta' nazionale, sulle emergenze e sulle calamita' ci siamo opposti e la decisione della Consulta di oggi ci ha dato ragione''. Lo sostiene il presidente della Regione puglia, Nichi Vendola.
''La legge - continua Vendola - aveva un'impalcatura del tutto ingiusta e obbligava le Regioni a far tirare la cinghia ancor di piu' ai propri cittadini. Naturalmente, i piu' sfortunati sarebbero rimasti ancor piu' soli di fronte ai disastri con uno Stato sullo sfondo che lasciava da sole le Regioni di fronte a terremoti, alluvioni, frane, di fronte all'alternativa tra 'l'omissione di soccorso' e l'aumento delle tasse regionali. Per questo siamo soddisfatti per la sentenza: la solidarieta' - conclude Vendola - di fronte alle disgrazie deve essere nazionale e non regionale''.
Secondo la Corte, tali norme, inserite con emendamento al decreto, convertito in legge nel febbraio 2011, "sono del tutto estranee alla materia e alle finalita'" del milleproroghe, per cui violano l'articolo 77, secondo comma, della Costituzione.
''La Puglia e' stata tra le prime regioni a ricorrere alla Corte costituzionale contro la 'tassa sulle disgrazie' che ci obbligava ad aumentare le accise sulla benzina per finanziare gli interventi di emergenza dopo le calamita' naturali. A questa vera e propria tassa sulla solidarieta' nazionale, sulle emergenze e sulle calamita' ci siamo opposti e la decisione della Consulta di oggi ci ha dato ragione''. Lo sostiene il presidente della Regione puglia, Nichi Vendola.
''La legge - continua Vendola - aveva un'impalcatura del tutto ingiusta e obbligava le Regioni a far tirare la cinghia ancor di piu' ai propri cittadini. Naturalmente, i piu' sfortunati sarebbero rimasti ancor piu' soli di fronte ai disastri con uno Stato sullo sfondo che lasciava da sole le Regioni di fronte a terremoti, alluvioni, frane, di fronte all'alternativa tra 'l'omissione di soccorso' e l'aumento delle tasse regionali. Per questo siamo soddisfatti per la sentenza: la solidarieta' - conclude Vendola - di fronte alle disgrazie deve essere nazionale e non regionale''.
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