LECCE. “L’arroganza con cui l’assessore regionale ai Trasporti Minervini risponde alle legittime richieste di intervento dell’assessore provinciale ai Trasporti di Lecce, Ciccarese, si aggiunge alla ‘tracotanza’ con cui, secondo l’ufficio ispettivo della Asl di Lecce, Trenitalia ha sostanzialmente ignorato la pesantissima relazione che gli ispettori sanitari hanno compiuto a gennaio scorso su uno dei treni regionali in servizio tra Foggia e Bari e bloccato a Lecce dalle proteste dei passeggeri per i servizi igienici inutilizzabili”.
Il consigliere regionale salentino del Pdl, Roberto Marti, attacca a testa bassa l’assessore Minervini “che per varie ragioni non può e non deve permettersi di rispondere con tanta arroganza all’assessore Ciccarese. Intanto – dice Marti – non capiamo perché se protesta un assessore barese Minervini scatta sull’attenti mentre se l’assessore Ciccarese si limita a chiedere un incontro a Minervini lui replica che Ciccarese sa dove trovarlo; in secondo luogo chiediamo a Minervini perché snobba i diritti dei passeggeri pugliesi e salentini pur di difendere Trenitalia che addirittura, a fronte del divieto della Asl di Lecce di far circolare un treno con servizi igienici fuori servizio, lo ha regolarmente fatto proseguire da Lecce per Bari; in terzo luogo chiediamo a Minervini di spiegarci se non rientri tra i suoi doveri istituzionali, politici ed amministrativi da un lato incontrare ed ascoltare gli altri esponenti istituzionali pugliesi, dall’altro vigilare su come Trenitalia spende (o in questo caso non spende) i soldi che anche la Regione Puglia le trasferisce per garantire il trasporto ferroviario regionale. Per esempio, in sede di discussione del Bilancio 2012 della Regione, alla nostra richiesta di eliminare l’accisa regionale sulla benzina che porta nelle casse regionali 30 milioni di euro per tutto il 2012 ci fu detto che era impossibile: sembrava che con quei 30 milioni il Governo Regionale dovesse salvare il mondo, finanziare di tutto, tra cui anche una parte del contratto di servizio con Trenitalia per migliorare il trasporto ferroviario nella nostra regione.
Il risultato è che i pugliesi, e anche i salentini che non sono cittadini di un’altra regione, pagano tutte le tasse regionali maggiorate per avere in cambio biglietti dei treni maggiorati, treni meno numerosi ed efficienti di altre regioni, nessun treno notturno da e per il Centro – Nord Italia e sono costretti a viaggiare su convogli sporchi e spesso anche privi di servizi igienici funzionanti. Piuttosto che rispondere con arroganza all’assessore Ciccarese, Minervini dovrebbe chiedere scusa ai cittadini del Salento che pagano le tasse come gli altri ma sono penalizzati dalla baricentricità di alcuni assessori di questo Governo regionale. E, se il Governo Vendola fosse meno impegnato nelle continue ed ormai eterne campagne elettorali del Presidente e degli assessori – conclude Marti - potrebbe assumere nei confronti di Trenitalia iniziative simili a quelle intraprese dal Governo nazionale: chiedere e pretendere il rispetto del contratto di servizio sul trasporto pubblico regionale. Ci aspettiamo che Minervini rimedi alla sua gaffe istituzionale e convochi l’assessore Ciccarese per stabilire insieme una strategia da adottare con Trenitalia per pretendere la tutela dei diritti dei passeggeri salentini e pugliesi e il rispetto quantomeno delle minime condizioni igienico sanitarie”.
Il consigliere regionale salentino del Pdl, Roberto Marti, attacca a testa bassa l’assessore Minervini “che per varie ragioni non può e non deve permettersi di rispondere con tanta arroganza all’assessore Ciccarese. Intanto – dice Marti – non capiamo perché se protesta un assessore barese Minervini scatta sull’attenti mentre se l’assessore Ciccarese si limita a chiedere un incontro a Minervini lui replica che Ciccarese sa dove trovarlo; in secondo luogo chiediamo a Minervini perché snobba i diritti dei passeggeri pugliesi e salentini pur di difendere Trenitalia che addirittura, a fronte del divieto della Asl di Lecce di far circolare un treno con servizi igienici fuori servizio, lo ha regolarmente fatto proseguire da Lecce per Bari; in terzo luogo chiediamo a Minervini di spiegarci se non rientri tra i suoi doveri istituzionali, politici ed amministrativi da un lato incontrare ed ascoltare gli altri esponenti istituzionali pugliesi, dall’altro vigilare su come Trenitalia spende (o in questo caso non spende) i soldi che anche la Regione Puglia le trasferisce per garantire il trasporto ferroviario regionale. Per esempio, in sede di discussione del Bilancio 2012 della Regione, alla nostra richiesta di eliminare l’accisa regionale sulla benzina che porta nelle casse regionali 30 milioni di euro per tutto il 2012 ci fu detto che era impossibile: sembrava che con quei 30 milioni il Governo Regionale dovesse salvare il mondo, finanziare di tutto, tra cui anche una parte del contratto di servizio con Trenitalia per migliorare il trasporto ferroviario nella nostra regione.
Il risultato è che i pugliesi, e anche i salentini che non sono cittadini di un’altra regione, pagano tutte le tasse regionali maggiorate per avere in cambio biglietti dei treni maggiorati, treni meno numerosi ed efficienti di altre regioni, nessun treno notturno da e per il Centro – Nord Italia e sono costretti a viaggiare su convogli sporchi e spesso anche privi di servizi igienici funzionanti. Piuttosto che rispondere con arroganza all’assessore Ciccarese, Minervini dovrebbe chiedere scusa ai cittadini del Salento che pagano le tasse come gli altri ma sono penalizzati dalla baricentricità di alcuni assessori di questo Governo regionale. E, se il Governo Vendola fosse meno impegnato nelle continue ed ormai eterne campagne elettorali del Presidente e degli assessori – conclude Marti - potrebbe assumere nei confronti di Trenitalia iniziative simili a quelle intraprese dal Governo nazionale: chiedere e pretendere il rispetto del contratto di servizio sul trasporto pubblico regionale. Ci aspettiamo che Minervini rimedi alla sua gaffe istituzionale e convochi l’assessore Ciccarese per stabilire insieme una strategia da adottare con Trenitalia per pretendere la tutela dei diritti dei passeggeri salentini e pugliesi e il rispetto quantomeno delle minime condizioni igienico sanitarie”.