“Un'odissea annunciata per i passeggeri dell'intercity per Taranto"

BARI. “Il precipitare delle condizioni meteo era annunciato da giorni, e tutti eravamo a conoscenza della criticità della situazione, in particolare nelle regioni del Nord e del Centro Italia, e delle difficoltà che si sarebbero registrate nei collegamenti. Non eravamo e non siamo di fronte a qualcosa di assolutamente inatteso e imprevisto, insomma: per questo ritengo vergognosa e inaccettabile l'odissea vissuta dagli oltre 600 passeggeri del treno Intercity 615 Bologna-Taranto, rimasto bloccato ieri per oltre sette interminabili ore, senza riscaldamento e acqua, nelle campagne sull'Appennino a causa del ghiaccio. Con interventi scattati in colpevole ritardo, caratterizzati da una sconcertante improvvisazione, e la dirigenza di Trenitalia che ancora una volta ha offerto una palese prova di manifesta incapacità”.
Giannicola De Leonardis, presidente della settima Commissione Affari Istituzionali della Regione Puglia, si chiede e chiede, “dopo i tagli di numerosi collegamenti da Sud a Nord, dopo gli aumenti spropositati del costo dei biglietti e il livello penoso dei servizi offerti in cambio, dopo gli investimenti concentrati sull’Alta Velocità e i treni pendolari sempre più simili a carri bestiame, cos’altro deve combinare l’amministratore delegato Moretti per essere finalmente rimosso da un incarico prestigioso ma che comporta responsabilità e, appunto, capacità di strategia e programmazione. Cos’altro deve succedere” continua “perché il Governo affronti finalmente una vera e propria emergenza: non la neve e il clima improvvisamente rigido, ma un management costoso che fa di tutto per costringere i cittadini meridionali in generale e pugliesi in particolare a viaggiare in qualsiasi modo e situazione, ma non in treno. Rinunciando al loro diritto alla mobilità, sacrificati a una Ragion di Stato francamente incomprensibile, alla luce di quanto sta accadendo dallo scorso mese di dicembre, e dai disastri che quotidianamente si aggiungono a disastri (perdita di posti di lavoro e ingenti risorse economiche compresi)” la conclusione di De Leonardis.

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