BARI. “Veltroni vuol mandare in soffitta le conquiste dei lavoratori? Non mi meraviglia. Veltroni non è mai stato riformista e lo Statuto dei lavoratori e l’art. 18 rappresentano l’orgoglio della stagione del riformismo socialista, la punta più alta di una politica sociale che ha garantito il progresso, una delle più grandi conquiste del mondo del lavoro italiano e internazionale.
Non mi sorprende perciò la posizione di chi riformista non è mai stato. Non posso che schierarmi con Susanna Camusso e Landini e soprattutto non posso che essere al fianco delle ragazze e dei ragazzi precari, che attendono con fiducia scelte coraggiose ed eque dal governo dei tecnici per sconfiggere la precarietà, senza necessariamente mettere in discussione conquiste storiche e baluardi a difesa dei lavoratori”.
Non mi sorprende perciò la posizione di chi riformista non è mai stato. Non posso che schierarmi con Susanna Camusso e Landini e soprattutto non posso che essere al fianco delle ragazze e dei ragazzi precari, che attendono con fiducia scelte coraggiose ed eque dal governo dei tecnici per sconfiggere la precarietà, senza necessariamente mettere in discussione conquiste storiche e baluardi a difesa dei lavoratori”.
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