ROMA. "Non trasformiamo il naufragio della Concordia in un disastro gestionale. E' trascorso più di un mese da quel tragico evento, ma le modalità di rimozione del relitto non sono ancora chiare. Chiediamo di sapere se un piano c'è e, in caso, quale sia. C'è chi ha già parlato addirittura di sette-dieci mesi per terminare le operazioni di rimozione, chi di caos organizzativo: finora, di sicuro, c'é solo un relitto di enormi dimensioni che minaccia la costa del Giglio e l'arcipelago toscano, un rischio non solo per l'ambiente ma anche per il turismo e, in generale, l'economia. Anche per questa ragione chiediamo di sapere 'chi fa cosa', ovvero se e come verranno coinvolte e coordinate le istituzioni competenti nelle operazioni di rimozione: Marina militare, capitanerie di porto ed esperti di cantieristica nautica". E' quanto chiederà oggi, durante il Question Time della Camera, il deputato dell'Udc Francesco Bosi, già sindaco del Comune di Rio Marina nell'Isola d'Elba.
+ La compagnia: prorogato termine accettazione indennizzo
La nave, intanto, sembra essere in bilico ed oscillare in maniera del tutto impercettibile. Il relitto della nave mostra adesso movimenti che hanno velocita' massime di 1-2 millimetri all'ora. E' quanto si apprende in una nota della struttura commissariale, in cui si spiega che continua il monitoraggio dei movimenti dello scafo condotto dagli esperti del Dipartimento di Scienze della Terra dell'Universita' di Firenze e l'attivita' di monitoraggio ambientale assicurata da Ispra e Arpat. I valori rilevati dagli strumenti di monitoraggio si attestano intorno a velocita' massime di 1-2 millimetri l'ora. Non vi sono, pertanto, ''particolari anomalie da segnalare ne' nei movimenti della Costa Concordia ne' nei rilevamenti relativi al rischio ambientale''.
Per quanto concerne la ''deformazione delle parti sovrastrutturali della nave, a oggi non sono stati riportati rilievi che possano modificare quanto fino a oggi affermato dalla struttura commissariale: la vicenda e' costantemente seguita, cosi' come sono in corso ulteriori monitoraggi per stabilire in modo inequivoco a quale tipo di movimento sia sottoposta la Costa 'Concordia' che, da ormai un mese, si trova in una posizione assolutamente innaturale rispetto a quella per la quale e' stata costruita''.
Al momento sono circa 500 i metri cubi di carburante svuotati dai serbatoi di prua della Costa Concordia che, in tutto, contengono il 67% del carburante presente nella nave. E' quanto si legge in una nota della struttura commissariale, in cui si spiega che grazie alle favorevoli condizioni meteo, proseguono le operazioni di prelievo del carburante dalla nave, secondo il piano definito da Smit e Neri.
Intanto i difensori dell'ex comandante della Costa Concordia Francesco Schettino potrebbero ricorrere in Cassazione contro la decisione del Tribunale del Riesame di Firenze di confermare gli arresti domiciliari. E' quanto si legge in una nota diffusa dal legale Bruno Leporatti.
''La difesa - si legge - valutera' nei prossimi giorni se presentare ricorso per Cassazione avverso il provvedimento del Tribunale del Riesame; al contempo si predispone per le attivita' dell'udienza del prossimo 3 marzo 2012 fissata per l'incidente probatorio''.
+ La compagnia: prorogato termine accettazione indennizzo
La nave, intanto, sembra essere in bilico ed oscillare in maniera del tutto impercettibile. Il relitto della nave mostra adesso movimenti che hanno velocita' massime di 1-2 millimetri all'ora. E' quanto si apprende in una nota della struttura commissariale, in cui si spiega che continua il monitoraggio dei movimenti dello scafo condotto dagli esperti del Dipartimento di Scienze della Terra dell'Universita' di Firenze e l'attivita' di monitoraggio ambientale assicurata da Ispra e Arpat. I valori rilevati dagli strumenti di monitoraggio si attestano intorno a velocita' massime di 1-2 millimetri l'ora. Non vi sono, pertanto, ''particolari anomalie da segnalare ne' nei movimenti della Costa Concordia ne' nei rilevamenti relativi al rischio ambientale''.
Per quanto concerne la ''deformazione delle parti sovrastrutturali della nave, a oggi non sono stati riportati rilievi che possano modificare quanto fino a oggi affermato dalla struttura commissariale: la vicenda e' costantemente seguita, cosi' come sono in corso ulteriori monitoraggi per stabilire in modo inequivoco a quale tipo di movimento sia sottoposta la Costa 'Concordia' che, da ormai un mese, si trova in una posizione assolutamente innaturale rispetto a quella per la quale e' stata costruita''.
Al momento sono circa 500 i metri cubi di carburante svuotati dai serbatoi di prua della Costa Concordia che, in tutto, contengono il 67% del carburante presente nella nave. E' quanto si legge in una nota della struttura commissariale, in cui si spiega che grazie alle favorevoli condizioni meteo, proseguono le operazioni di prelievo del carburante dalla nave, secondo il piano definito da Smit e Neri.
Intanto i difensori dell'ex comandante della Costa Concordia Francesco Schettino potrebbero ricorrere in Cassazione contro la decisione del Tribunale del Riesame di Firenze di confermare gli arresti domiciliari. E' quanto si legge in una nota diffusa dal legale Bruno Leporatti.
''La difesa - si legge - valutera' nei prossimi giorni se presentare ricorso per Cassazione avverso il provvedimento del Tribunale del Riesame; al contempo si predispone per le attivita' dell'udienza del prossimo 3 marzo 2012 fissata per l'incidente probatorio''.
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