8 marzo: Introna, è giornata riscatto donne

BARI. ''L'Assemblea pugliese saluta le donne, che soffrono la crisi come gli uomini ma la pagano due volte, al lavoro e in famiglia''. Lo afferma il presidente del Consiglio regionale pugliese, Onofrio Introna, in un messaggio di saluto per l'8 marzo. ''In Italia, la ricorrenza dell'8 marzo è nata con la democrazia, nel 1946 - conclude Introna - Celebra la libertà, deve restare soprattutto una giornata di riscatto''.

Buccoliero: auguri alle donne, vero motore di una società arida e stereotipata - “La ricorrenza dell’8 marzo non sia una mera festa consumistica, ma rappresenti una seria e matura riflessione, da parte di noi uomini soprattutto, su quanto la donna sia ancora lontana dal raggiungere quella pari dignità di cui tanto si parla”.
È quanto dichiara il consigliere della Regione Puglia e presidente di “Moderati e Popolari”, Antonio Buccoliero, che interviene in occasione della festa delle donne dell’8 marzo.
“Al di là del significato storico e senz’altro importante dell’otto marzo – prosegue Buccoliero – è sotto gli occhi di tutti come la donna sia spesso considerata un oggetto ad uso sessuale, politico e familiare, senza che ci sia una reale presa di posizioni da parte della cosiddetta società civile contro un’agire degradante, violento e consumistico nei confronti dell’universo femminile”.
“Le donne, infatti, continuano ad essere vittime di violenze inaudite, che spesso si consumano tra le pareti domestiche e ad opera di quei maschi chiamati a proteggerle – evidenzia l’esponente MeP - le donne continuano ad essere un oggetto sessuale, chiamato a soddisfare appetiti di uomini e mass media; le donne continuano ad essere utilizzate in politica, dando loro uno spazio, che il più delle volte si rivela fittizio o limitato; le donne continuano ad occupare posti di secondo piano in ambito lavorativo, pur dimostrando spesso competenze e preparazione superiori rispetto ai loro colleghi maschi.
“Eppure, le donne sono il faro chiamato ad illuminare il percorso arido e stereotipato di una società, che se perde di vista il valore del rispetto nei riguardi di coloro chiamate a dare, a difendere e ad esaltare la vita, è destinata a perdersi per sempre”.

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