BARI. Domani, mercoledì 21 marzo, alle 10 nell’Aula del Consiglio regionale, come annunciato, cerimonia per il 68° anniversario dell’eccidio delle Fosse Ardeatine. Il presidente Onofrio Introna ricorderà le vittime pugliesi della rappresaglia nazista nella quale a Roma, il 24 marzo 1944, vennero sacrificati 335 italiani, uccisi e occultati in una cava di pozzolana a Sud della capitale.
Sono invitati i familiari dei martiri ed è prevista la partecipazione, oltre ai componenti del Consiglio e della Giunta, di rappresentanti delle Autorità , delle Forze Armate, dei Corpi dello Stato, delle Istituzioni, delle Amministrazioni locali, dell’Anpi e dell’Ipsaic. La relazione storica sarà affidata al prof. Vito Antonio Leuzzi, direttore dell’Istituto per la storia del ‘900 ospitato presso la Biblioteca del Consiglio.
Interverrà uno scampato all’eccidio, l’ottantasettenne Alfonso Garzia di Melissano, allora marinaio diciottenne. Sbandato dopo l’8 settembre, era ospite di una famiglia pugliese, a pochi metri da via Rasella. I tedeschi lo avevano rastrellato e condotto negli scantinati del Viminale, con l’amico e compaesano Ferruccio Caputo. Poche ore dopo il secondo venne avviati alle Fosse, mentre Garzia scampò alla strage perché qualcuno dimenticò di trascrivere il suo nome nella lista.
Sarà la commemorazione più importante in Puglia di uno dei tre più gravi eccidi nazisti nella seconda guerra mondiale, con Marzabotto e Sant’Anna di Stazzema. E sarà anche un appuntamento di rilievo nazionale e di particolare significato storico e civile. Alla cerimonia, fa notare il presidente Introna, presenzieranno numerose scolaresche, insieme ai ragazzi del Parlamento regionale dei giovani, perché “è a loro, alle giovani generazioni, che vogliamo rivolgere l’invito a tenere viva la memoria”.
Tags
Bari