LECCE. Ammonta a 150mila euro il danno erariale segnalato alla Procura Regionale della Corte dei Conti di Bari in pregiudizio di un dirigente e di quattro funzionari della direzione operativa del presidio ospedaliero di Copertino-Nardo', in provincia di Lecce. La Compagnia della Guardia di Finanza di Gallipoli, nel 2011, in seguito a indagini, ha scoperto un falso invalido di 60 anni, originario di Nardo', il quale, a partire dal 1976, era stato riconosciuto affetto da cecita' e aveva ottenuto l'iscrizione all'albo nazionale professionale dei privi della vista abilitati alla funzione di centralinista telefonico.
Grazie a quella certificazione, l'uomo era stato assunto in una struttura ospedaliera della Provincia, in virtu' della Legge 482 del 1968 che prevede l'assunzione obbligatoria diretta in favore di soggetti affetti da cecita' assoluta. Nel 1999, non avendo presentato la dichiarazione di responsabilita' riguardo alla sussistenza dei requisiti per l'assunzione diretta, prevista dalla Legge 662 del 1996, il centralinista venne sottoposto, d'ufficio, a visita di controllo, a seguito della quale venne riconosciuta un'invalidita' civile per patologie della vista solo nella misura del 40%. Una volta accertata l'insussistenza di questi requisiti e, pertanto, essendo venuti meno i presupposti per ricoprire quel posto di lavoro, la norma prevede l'obbligo della risoluzione di diritto del rapporto di lavoro a cominciare dalla data di accertamento da parte della commissione medica.
I dirigenti sanitari, secondo gli inquirenti avrebbero violato la legge e, invece di risolvere il rapporto di lavoro, hanno dichiarato l'invalido, con una delibera dell'ottobre 2001, non idoneo alle mansioni di telefonista, attribuendogli l'incarico di addetto al protocollo. Cosi' a giugno del 2011, il protocollista e' stato denunciato alla Procura della Repubblica di Lecce per truffa aggravata ai danni dello Stato e allo stesso tempo sono stati denunciati, per abuso d'ufficio, il dirigente ed i quattro funzionari della direzione operativa del presidio ospedaliero, per aver corrisposto all'invalido emolumenti e compensi accessori non dovuti nel periodo ottobre 2001-dicembre 2011, che ammontano appunto a circa 150 mila euro.
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