British Gas: Vendola, voleva eludere le procedure di valutazione ambientale

BARI. “Tutte le imprese che chiedono procedure rapide e snelle, hanno il sacrosanto diritto di ottenerle. Procedure di autorizzazioni di progetti troppo lunghe infatti non giovano né al territorio né alle aziende che decidono di investire. Vorrei sottolineare però che la vicenda del rigassificatore di Brindisi con tutto questo, c’entra molto poco”. Lo ha detto il Presidente della Regione Puglia commentando l’annuncio della British Gas di voler andare via da Brindisi. “Se infatti la British Gas ha avuto problemi con l’insediamento dell’impianto di rigassificazione nel porto di Brindisi – ha aggiunto Vendola - questi non sono dipesi certamente dalla lentezza della macchina burocratica, bensì dalla pretesa della British di eludere le procedure di valutazione ambientale e di imporre, per il suo rigassificatore, un luogo da sempre e da tutti giudicato inidoneo. Una scelta quindi compiuta, caparbiamente, contro la sensibilità della comunità e contro tutti i pareri formali degli enti locali coinvolti (comune, provincia, regione). Una strada impervia e prepotente, senza alcuna apertura al dialogo e al confronto, che non ha lasciato scampo ad un progetto che a tutti è apparso dubbio sin dal primo momento. Debbo anche ricordare sommessamente – ha continuato Vendola - che questa vicenda è attualmente interessata da un procedimento penale proprio a causa di alcune presunte irregolarità nel rilascio delle procedure autorizzative. La vicenda del rigassificatore insomma – ha concluso Vendola - più che riguardare il grande tema della modernizzazione della macchina burocratica del paese, che è cosa ben più seria, mi sembra riguardi invece una iniziativa che è apparsa sin da subito ai brindisini e ai pugliesi, un’iniziativa avventurosa e molto poco attenta al sistema delle regole e dei diritti ambientali”.

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